Palermo Top e flop

Palermo Player Awards: top e flop della partita di domenica

E rieccoci ancora una volta all’ennesima puntata della stucchevole telenovela del Palermo targato Eugenio Corini.

Se qualcuno pensa che la storia possa finire quanto prima è meglio che si metta il cuore in pace; questa delusione calcistica forse si può interrompere soltanto con il cambio tecnico e a quanto pare anche questa volta la proprietà ha deciso di non decidere. L’intero ambiente, dai tifosi agli addetti ai lavori, si chiede a cosa si deve assistere per voltare finalmente pagina. Non ci è dato di sapere.

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Un pareggio beffardo giunto all’ultimo secondo che ha più il sapore di una ennesima sconfitta che di un risultato positivo ottenuto in casa della capolista  Parma  che, diciamolo chiaramente,  ha preso a pallate la porta di Pigliacelli con una squadra rosa fino al 41°minuto del secondo tempo  che si è difesa con le unghie e con  i denti e, con grande cinismo (e grazie anche a due eurogol di Brunori), aveva capitalizzato al massimo le uniche azioni di attacco portate verso la porta dei ducali (tre tiri tre gol).

Dopo di chè il crollo negli ultimi minuti di recupero, come accade ormai dalla partita contro lo Spezia, dove si prendono due gol banali a causa della paura e della disattenzione o forse anche dei cambi discutibili dell’allenatore; e se a tutto questo aggiungiamo la direzione di gara scadente, per usare un eufemismo, di Massa e dei suoi colleghi della VAR, il quadro si completa con la delusione più cocente per tutto il popolo rosanero.

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Ma vediamo chi possiamo ancora una volta salvare dall’ennesima amarezza calcistica
-senza ombra di dubbio i due gol di Matteo Brunori ne fanno l’assoluto protagonista della partita di domenica: due autentici capolavori balistici.
Il capitano stanco di dovere assistere alla incapacità dei suoi compagni di fornirgli qualche pallone giocabile ha deciso di mettersi in proprio e approfittando della ingenuità di Chichizola lo ha beffato con due tiri da cineteca, uno da 45 metri e l’atro con un tiro a giro come quelli che sono terminati  alle spalle  di Pigliacelli nel recente passato.

-prova positiva anche per Jacopo Segre che è stato il migliore nell’abulico centrocampo rosa con la sua possanza fisica che gli ha permesso di vincere molti duelli e segnare il terzo gol che aveva illuso tutti su una partita ormai chiusa e che invece ha riservato la peggiore delle sorprese.

-infine si fa fatica a trovare qualcuno a cui dare almeno la sufficienza e allora la diamo ad Alessio Buttaro che impiegato ancora una volta cocciutamente come esterno alto (lui che è difensore) ha almeno il merito di aver fornito l’assist a Segre per il gol del 1-3.

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Sui flop del” Tardini” si potrebbe scrivere un romanzo, vista l’abbondanza, ma limitiamo il tutto  ai  normali tre che prendiamo in considerazione:

-In primis il solito, persistente, ormai incontrastato è Ales Mateju per il quale i giudizi negativi ormai si sprecano; praticamente non ne fa una buona nè in fase difensiva dove viene saltato con facilità, nè in fase di uscita dove sbaglia gli appoggi più elementari.

Una sorpresa…

-purtroppo per la prima volta dobbiamo annoverare tra i peggiori Fabio Lucioni che per la verità non si è risparmiato nemmeno questa volta ma gol come quello di Charpentier che salta solo senza contrasto alcuno all’ultimo secondo della partita a difesa schierata, non si possono proprio vedere.

-buon ultimo in ordine di rendimento Federico Di Francesco; questo giocatore che fino a quando ha giocato a Lecce ha fatto sempre ottime prestazioni, con la maglia rosa sembra il fantasma di sè stesso; anche domenica è stato piuttosto evanescente. Non solo non ha mai provato una benchè minima azione di ripartenza ma addirittura non lo si è visto nemmeno a difendere o a contrastare le micidiali ripartenze dei ducali.

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Una appendice d’obbligo va fatta per Eugenio Corini il quale non sa più cosa  inventarsi; domenica ha schierato la squadra con il classico 4-3-3 per finire con un 4-5-1 inserendo un altro difensore per fare uscire una punta e invitare così i biancoscudati all’arrembaggio finale che ha fruttato loro l’ormai insperato pareggio.

Chissà cos’altro ancora ci toccherà vedere nell’immediato futuro… e sabato  alle 16,15 arriva al “Barbera” il Pisa.

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