taverna azzurra

Il Savoia Calcio pagava il pizzo per disputare le sfide contro le varie avversarie. La squadra campana – riporta TgCom24 – pagava una somma pari a 130mila euro per proseguire il campionato di Eccellenza.

Il Savoia paga il pizzo

Dalle indagini condotte precedentemente è emerso che i dirigenti hanno versato la quota agli emissari dei Gionta, clan locale che in pochi mesi mesi riempiva un cospicuo bottino. Le accuse mosse nei loro confronti riguarderebbero, difatti, associazione a delinquere a stampo mafioso ed estorsioni: a queste si aggiunge l’ulteriore prosieguo dell’attività criminale nel corso del tempo. Una situazione che, di certo, gravava e penalizzava fortemente una piazza storica come il Savoia.

I colpevoli di reato avrebbero, inoltre, minacciato e coinvolto non solo il gestore di un’attività ittica, costretto a versare ben 300 euro settimanali, ma anche un elettricista (ancora da verificare), inducendolo a realizzare lavori privati in una delle abitazioni dei mebri del clan.

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