Palermo – Errare è umano ma perseverare…
Gentili lettori di TifosiPalermo , i più attenti di voi che seguono le due rubriche che redigo settimanalmente si saranno accorti che questa settimana non sono state pubblicate e
il motivo è molto semplice: l’ultimo deludente match a cui abbiamo assistito venerdì sera al “Barbera” ha cancellato in automatico entrambe le rubriche per il semplice fatto che l’assenza di un avversario credibile per i lagunari ha fatto si che la squadra arbitrale non ha dovuto impegnarsi più di tanto per dirigere una contesa a senso unico e quindi di tutto riposo per la terna.
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E i Player Awards dove, sempre a mio parere, segnalo i tre migliori giocatori rosanero e i tre peggiori non ha avuto motivo di esistere data l’assenza totale di “migliori” perché sono stati tutti “peggiori” se si eccettua il povero Pigliacelli che ha limitato il passivo con alcune parate veramente prodigiose. Pur tuttavia anche lui è finito nel tritacarne dei tifosi delusi ed amareggiati per l’ennesima debacle di questa altalenante stagione che avrebbe dovuto vedere i rosa protagonisti nella lotta per una delle due promozioni dirette.
La partita contro il Venezia non ha toccato il fondo soltanto perché ci sono ancora altre otto partite e può ancora succedere di fare di peggio..
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Il coach del Venezia Vanoli, che ricordiamo essere cresciuto alla corte di Antonio Conte in qualità di secondo, ha dato al suo omologo Corini una severa lezione mettendo sotto il Palermo se non per l’intera durata della partita almeno per 75 minuti in cui gli arancio-nero-verdi hanno corso come dannati rispettando gli schemi programmati e annichilendo così oltre ai giocatori tutti i 27000 tifosi accorsi allo stadio che alla fine non hanno potuto far altro che applaudire i lagunari e il loro straordinario centravanti Pohjanpalo (che ha fatto tutto quello che ha voluto lasciando di sale la tramortita difesa rosanero).
E invano l’ allenatore del Palermo ha tentato con i cambi di arrestare l’inerzia della partita che scorreva tutta per i veneti.
E ora comincia un altro campionato, ma serve una scossa. Quale?
La tifoseria ha raggiunto il livello minimo di sopportazione nei confronti del tecnico e si chiede perché, se è vero che al 30 di giugno non gli sarà rinnovato il contratto, non approfittare della sosta per chiamare l’allenatore della prossima stagione dandogli la doppia possibilità di conoscere questi giocatori per capire quali possono essere utili per il successivo campionato e contemporaneamente di ottenere un buon piazzamento per i prossimi playoff.
Per la risposta rivolgersi alla proprietà: noi registriamo solo un certo sfinimento del pubblico rosanero, con alcuni tifosi che addirittura hanno strappato il loro abbonamento.
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Purtroppo giunti a questo punto una qualsiasi ripresa di questa squadra appare sempre più lontana e soprattutto gli svarioni difensivi sono diventati una costante in ogni partita ed hanno portato alla cifra di ben 41 gol subiti (solo quattro squadre hanno fatto peggio) con anche il quasi record di sconfitte interne arrivato già a sei (e ancora ci sono da giocare altre 4 gare interne e quindi non è detto che non ne arrivino altre) .
O qualcuno pensa che questa sosta possa servire a ricompattare le fila e a produrre una qualche reazione?
Niente di più assurdo visto che statisticamente le soste fanno tutt’altro che bene alla squadra; anzi alla ripresa sono state sempre partite perse se si fa eccezione per la vittoria di Ascoli di quest’anno.
Quindi cosa aspettarsi per quest’ultimo scorcio di torneo? Assolutamente nulla perché Corini continuerà a sedere sulla panchina rosa rallegrandoci con le sue dichiarazioni pre-partita (in cui dice che si deve vincere) e quelle post-partita (in cui rimanda alla successiva) e spesso adducendo improbabili buone prestazioni della squadra.
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Ma bisogna prendere atto che questo è il modus operandi della proprietà ed è inutile dannarsi poiché hanno fin qui dimostrato che non intendono in nessun modo assecondare gli umori della piazza.
E allora così come ho aperto allo stesso modo concludo: ” Errare è umano ma perseverare è diabolico”
Pino Abbate
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