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Palermo-Venezia 0-3, le pagelle: disastro rosa, lezione del Venezia

Da pochissimo è terminato il match del Renzo Barbera tra il Palermo e il Venezia. La gara, valevole per la 30a giornata di Serie B, è terminata con il punteggio finale di 0-2. Ecco le pagelle della gara a cura della nostra Redazione.

Palermo-Venezia 0-3: le pagelle

Portiere e difensori

Pigliacelli 4,5: in occasione della prima rete di Pohjanpalo, probabilmente, avrebbe potuto fare meglio. Compie un rinvio sanguinoso che per poco non viene sfruttato dal Venezia e, in particolare, da Busio. Erroraccio sul tiro di Gytkjaer.

Diakité 5,5: rispetto al disastroso reparto di difesa, prova anche qualche sortita offensiva senza però produrre mai realmente qualcosa di velenoso. In ogni caso si impegna e cerca il pallone oltre a scattare in avanti specialmente nei minuti finali della ripresa, facendo valere corsa e fisicità.

Nedelcearu 3: il centrale dei rosa non è riuscito a scendere in campo. Sul primo gol lascia completamente solo Pohjanpalo: volendo utilizzare un eufemismo, si potrebbe dire che si tratta di una scelta sbagliata perché non si può lasciar vagare indisturbato il finlandese. In occasione della rete del raddoppio si lascia anticipare da Pierini che lo tiene a distanza e serve la sponda per il compagno. Non rientra dagli spogliatoi. Dal 46′ Graves 5: si adatta alla partita horror dei rosa.

Ceccaroni 4: come il resto della difesa va continuamente in affanno quando il Venezia spinge sull’acceleratore e non riesce minimamente a tenere il passo degli avversari. Nella ripresa colpisce una traversa che avrebbe potuto aiutare i rosa.

Lund 3,5: tra i più propositivi nel corso del primo quarto d’ora, riesce anche in almeno due occasioni a tagliare il campo centralmente eludendo la marcatura avversaria e spingendosi sul fondo. Ma spesso e volentieri sbaglia la scelta: che si tratti di un tiro velleitario o un passaggio troppo lungo. Pian piano emergono tutte le sue difficoltà in fase di difesa e, non a caso, il Venezia attacca e spinge sulla sua fascia. Impreparato sul cross da cui nasce il primo gol dei lagunari, lascia sempre troppi spazi agli avversari che su quel lato fanno il bello e il cattivo tempo. Dal 46′ Aurelio 4,5: non tocca il pallone praticamente mai e non dà il giusto scossone.

Centrocampisti e attaccanti

Gomes 5: parte bene e si adatta ai ritmi di un Palermo che sembra essere in palla e propositivo. Smista e ripulisce palloni, fa da filtro a centrocampo. Man mano che però scorrono i minuti, il Venezia trova le giuste misure e lo argina, facendolo sparire dall’incontro.

Segre 4: gara da dimenticare per il Dottore che non riesce mai a entrare in partita, né dal punto di vista dell’intensità né dal punto di vista della posizione. Trovarlo smarcato è cosa assai rara perché il Venezia sa come chiuderlo. Dal 78′ Soleri: s.v.

Di Mariano 3,5: si fa fatica a trovare un voto e una descrizione adatta alla prestazione dell’esterno palermitano che tocca, forse, due palloni in tutto il corso dei primi 45′ minuti. Lascia il campo senza mai essere stato in partita. Ectoplasma. Dal 46′ Vasic 5,5: entra e prova a dare la giusta scossa e sembra subito pericoloso. Poi cala d’intensità e diventa impreciso.

Henderson 5: lo scozzese prova a far sentire la propria fisicità specialmente nei minuti iniziali di partita. Ma non appena il Venezia sale in cattedra si fa fatica a sentire il nome del centrocampista del Palermo che non vede quasi mai la sfera. Dal 62′ Traoré 5: non sfrutta un cioccolatino servitogli da Di Francesco lasciandosi anticipare. Poi i suoi guizzi restano alquanto sterili.

Di Francesco 5,5: pimpante nei primi minuti, dà l’impressione di poter creare la superiorità numerica nella metà campo avversaria. Ma è un fuoco di paglia: vedere la sfera in quel lato del campo è complicato, come è complicato per lui trovare la giusta posizione. Nei minuti finali del match prova ad accendersi e trova spunti solitari.

Brunori 3,5: non pervenuto il capitano del Palermo. La difesa del Venezia sin dai primi minuti sa come fermarlo a differenza della gara di andata. Non entra quasi mai in possesso del pallone e quando lo fa viene immediatamente raddoppiato, non riuscendosi a girare o a servire compagni. Impalpabile.

Allenatore

Corini 3: non si salva nessuno. Partenza arrembante, calo altrettanto repentino per una squadra che si lascia imbambolare da un Venezia nettamente superiore e soprattutto organizzato, parola sconosciuta in casa rosa.

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