Brescia, l’ex Salvi: “Serie C sarebbe una macchia. Corini? Vi dico”
Una delle ali destre più talentuose a cavallo tra gli anni ’70 e ’80 è stato sicuramente Egidio Salvi, chiamato “Il Topo” per la sua importante qualità nel dribbling. L’esterno è tra i calciatori più amati nella storia del Brescia, famoso soprattutto per quella rete segnata il 19 giugno 1977, nell’ultima partita del campionato di Serie B, contro il Catania. Le Rondinelle si trovavano in una condizione simile a quella odierna: una vittoria avrebbe sancito la loro permanenza in cadetteria :il 4-1 finale gli permise di rimanervi per un altro anno.
Brescia, parla “il Topo” Salvi: “Spero che Corini possa mettere una mano sul cuore”
Interrogato dal quotidiano Brescia Oggi, l’ex esterno ha voluto trovare delle somiglianze tra il finale della stagione 1976/77 con quella attuale. “Sullo 0-0 l’arbitro fischiò un rigore a nostro favore: mi presi la responsabilità e segnai. E chi se lo scorda più! In quella partita contro il Catania, tutti abbiamo dato l’anima: se pareggiavamo eravamo in Serie C. Spero che a Palermo i ragazzi capiscano che cosa si stanno giocando e soprattutto a cosa andrebbero incontro se sarà retrocessione in Serie C: sarebbe una macchia per la loro carriera, ma soprattutto per tutta Brescia”.
Adesso invece la situazione per il Brescia è più pericolosa, con il Palermo in cerca di una vittoria per agguantare i play-off e il Perugia, diretta concorrente per la salvezza, contro il già retrocesso Benevento: “Se giochiamo come contro il Pisa, abbiamo poche possibilità. ho molta fiducia in Bisoli, Cistana e Rodriguez“. La leggenda bresciana ha voluto mandare un messaggio anche al suo concittadino Corini: “Se volessi essere nei suoi panni? Proprio no. Mi illudo che possa mettersi una mano sul cuore, ma al Palermo servono i 3 punti per andare ai play-off per la Serie A e non può regalare nulla: è questo il vero guaio”.
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