De Rose Palermo

Il Palermo di chi non tira indietro la gamba

Serie C. Il tecnico ha chiesto alta intensità sia in partita che in allenamento: ne hanno avuto già un assaggio Brunori e Dall’Oglio.
Grinta e personalità, fondamentali i ballottaggi perché nessuno si senta al sicuro per un
posto da titolare. De Rose è capitano e leader carismatico, ma altri esempi non mancano.
Padroni del campo. In casa o in trasferta cambia poco: l’idea di fondo è di imporre sempre il proprio gioco.

Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.

L’articolo di Benedetto Giardina sottolinea la grinta che chiede il tecnico Filippi ai suoi uomini, una cosa che non deve essere scambiata per nervosismo. Quella grinta che si percepisce in allenamento e che è responsabile anche di qualche piccolo infortunio come accaduto a Brunori (intervento di Almici) o Dall’Oglio che ha rimediato 4 punti di sutura dopo uno scontro aereo con Marong. In allenamento si cerca di mettere la stessa grinta da partita e se capitano scontri, si va avanti.

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Per tenere tutti sulla corda, sono importanti i ballottaggi che danno l’idea di come nessuno è sicuro del posto da titolare. Ed è un vantaggio che due senatori come Almici o De Rose siano i primi a sfoggiare grinta e determinazione da vendere, sono i primi a non tirare mai indietro la gamba. Dopo l’uscita di Santana era quasi naturale che la fascia passasse a De Rose che incarna perfettamente lo spirito che Filippi vuole inculcare al suo gruppo. E se lo scorso anno certi interventi in allenamento procuravano screzi e reazioni (vedi Kanoute), adesso lo scenario è diverso, anzi sono la benzina per affermare nuove ambizioni.

Un Palermo povero di tifosi reali ma ricchissimo di tifosi virtuali

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