Il Palermo è una squadra competitiva; lo sarà quasi certamente in questo campionato. E’ giusto ribadirlo all’inizio, per mettere le cose in chiaro. Merito dei dirigenti, in particolare del direttore Renzo Castagnini che ha costruito, almeno sulla carta, una squadra che può lottare per le posizioni di vertice del girone C. Merito di Filippi, che da quando ha preso in mano questo club, l’ha completamente trasformato a suon di risultati e prestazioni. Se il Palermo, almeno nelle intenzioni, potrà essere capace di lottare, è infine anche merito del miglioramento dello scenario sanitario, che ha permesso di organizzare meglio la pre-season. Coi meriti, però, ci fermiamo qui. Anche perchè sono parziali visto che in termini di risultati non è ancora stato fatto nulla. Sono elogi che, tuttavia, riteniamo essere legittimi e giusti.
Alcune note storte
Che l’organico del Palermo sia forte, nei numeri e nelle qualità, non è in discussione. Eppure, dopo la sfida contro il Picerno qualche idea diversa, forse, fluttua nella nostra testa e in quella di molti tifosi rosanero. E, forse, anche in quella dei dirigenti? Chissà. Il primo turno di coppa Italia ben giocato dalla squadra di Filippi, e vinto sonoramente per 4-1, ha messo in vetrina più aspetti positivi che altro (e non potrebbe essere diversamente dopo una vittoria così schiacciante). Eppure, vi sono alcune note storte: le prestazioni di Marong e Buttaro non sono state positive, sopratutto nel primo tempo. Il giovane difensore ex Roma si è poi ripreso nel corso della ripresa ma la sua prestazione resta sotto la sufficienza.
La presenza del trequartista apre un’inchiesta
Altra tematica nuova, è la presenza del trequartista dietro le due punte. La sensazione, è che Silipo non convinca ancora pienamente Filippi e che Floriano, schierato dal primo minuto contro il Picerno, non sia abituato a fare quel ruolo. Può imparare, certo, uno con le sue qualità tecniche, ma ci vorrà del tempo. Fella è più una seconda punta e potrebbe avere un ruolo importante a fianco di Brunori, che consideriamo il titolare fisso della squadra che verrà. Soleri, è ancora ecerbo e lo ha dimostrato 3 giorni fa. Dall’Oglio è più una mezz’ala che un trequartista e in questa posizione sarebbe a tutti gli effetti un adattato. Alla luce di queste considerazioni e posto che la squadra sia già forte, potrebbero servire altri innesti per essere, almeno sulla carta, quasi perfetti e ancora più competitivi?
Di nuovo forti sul mercato? Un centrale e un trequartista
Forse un altro centrale esperto e di categoria potrebbe fare comodo? Un trequartista di qualità sarebbe in grado di alzare il rendimento dei due attaccanti? Alla prima domanda, rispondiamo pure che l’assenza di Accardi è stata determinante nel pacchetto difensivo a 3, ma il palermitano potrebbe mancare altre volte nel corso della stagione, così come le altre due certezze Marconi e Lancini. E Marong e Buttaro sono pronti per ricavarne l’eredità? La prima uscita non è stata certo positiva, ma è giusto che Filippi creda ancora in entrambi.
Il problema degli esuberi che si fa serio
Poste le domande, presentiamo adesso il problema: gli esuberi sono ancora al loro posto. Tre pedine fastidiose che Castagni ha ancora problemi a piazzare. Broh, Crivello e Somma, sono ancora lì in cerca di una squadra. I tempi stringono e se neanche uno di loro verrà venduto, sarà difficile per i rosa muovere qualcosa in entrata. Non sarebbe una catastrofe, sia chiaro, perchè come abbiamo detto la squadra è già abbastanza competitiva. Ma altri due acquisti sarebbero la ciliegina sulla torta, per i motivi che abbiamo spiegato. Liberare anche solo una casella potrebbe fiondare il club di viale del Fante di nuovo sul mercato, ma ogni giorno che passa aumenta sempre di più la “puzza” di una sessione estiva che si avvia verso la chiusura. Ben venga uno o l’altro scenario, questa volta la dirigenza non può rimproverarsi nulla.
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