Il canale di distribuzione della droga Napoli-Palermo è stato sventato. L’operazione coordinata dalla squadra mobile diretta da Rodolfo Ruperti e dal procuratore Salvatore De Luca, ha messo in luce le attività di spaccio coordinate da cinque nigeriani e un italiano. Le indagini hanno potuto chiarire il modus operandi dei malviventi: il traffico di cocaina ed eroina raggiungeva le coste di Palermo per poi essere smistata in altri comuni siciliani.

Lo studio del caso si è aperto ad aprile 2020. Attraverso intercettazioni telefoniche, telecamere di videosorveglianza, pedinamenti e osservazioni, è stata stroncata l’associazione a delinquere. Gli inquirenti: “E’ stata neutralizzata una delle principali roccaforti del traffico di sostanze stupefacenti del capoluogo siciliano“.

All’interno della banda era presente una divisione gerarchica che distingueva il ruolo dei singoli associati. Al vertice c’era Oga Joe, ovvero “il capo”, colui che si occupava di trovare i legali per i membri che finivano in carcere. Salomon Gukas Emmanuel – dicono dalla questura – “intratteneva l’asse fornitore-acquirente-spacciatore di grossi quantitativi di sostanze stupefacenti con l’ausilio di diversi corrieri e ovulatori“. Poi c’era Christopher Odoh che era il gestore di un proprio business illegale; poi il “Big Shark” Okaofor, cioè colui che intratteneva i rapporti con gli ovulatori; Mary Irriah che custodiva la droga e i profitti delle vendite, e infine Steven e Ewanyaho, cioè i pusher delegati alla vendita “last minute” ai tossicodipendenti.

Parallelamente c’erano 2 italiani che si occupavano dello smercio in altre zone dell’isola insieme alla nigeriana Edidhala detta “Cindy”.

Fra parole in codice, spostamenti attraverso mezzi elettrici e sostanze ingerite, la rete criminosa mostrava un’organizzazione ottimale: per il trasporto si ci avvaleva di corrieri a bordo di pullman di linea o tramite treno. La roba veniva nascosta all’interno di flaconi di bagnoschiuma o fra le parti intime o direttamente ingerendo la sostanza. Le principali “piazze” in cui poi veniva venduta la roba erano rispettivamente zona Stazione centrale e Ballarò.

La polizia ha quindi effettuato 13 fermi, di cui 9 arrestati e ha sequestrato un chilo e mezzo di cocaina e 500 grammi di eroina.

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