Palermo CNI

Il Palermo di mister Eugenio Corini sembra essersi ripreso dopo un lungo momento di calo psico-fisico durato più di un mese. A segnare la svolta in senso negativo è stata la partita casalinga con lo Spezia. Allora i liguri si trovavano nelle parti caldi e basse della classifica, e riuscirono a mettere sotto i rosa di due reti davanti al pubblico del Barbera. E da quel momento il lento declino, un periodo nero come l’amaro, giunto sino alla sconfitta per 1-2, sempre in casa, con il Catanzaro. Quattro sconfitte, due pareggi e una sola vittoria dal 23 ottobre al 1° dicembre. In tutto questo periodo i tifosi rosanero hanno assistito a prestazioni al di sotto delle aspettative, figlie di un momento di calo intenso e logorante dal punto di vista fisico ma soprattutto dal punto di vista mentale.

E poi la voglia, la forza di reagire contro un Parma capolista e destinato probabilmente alla promozione diretta. Essere sopra di due reti al Tardini in chiusura di primo tempo non è cosa da poco. Ma è ancora più significativa la rimonta, in quattro minuti e dal 91′ al 95′ dei Ducali, in grado di portarsi da 1-3 a 3-3. Ancora una volta una batosta psicologica poi superata con il Pisa, non senza sofferenze. Da 2-0 a 2-2 sino al gol dell’oramai idolo Jacopo Segre, in grado di risolvere una partita diventata complicata. E ciò che più fa riflettere di queste due ultime sfide contro i toscani prima e contro il Como sabato 23 dicembre, è l’incapacità di reggere l’urto avversario da parte del Palermo a inizio secondo tempo.

Palermo: l’avvio di ripresa è letale

Gli uomini di Corini è come se andassero in contro a un blackout, in grado di annebbiare la vista dei giocatori, dal primo all’ultimo. L’avvio di ripresa, nelle ultime tre partite, è stato traumatico volendo utilizzare un eufemismo. Vogliamo inserire in questa lista Parma perché il gol che ha riaperto il match è arrivato al 51′ e probabilmente anche Catanzaro, perché il raddoppio è giunto al 49′. E poi la sfida con il Pisa e la rimonta degli uomini di Aquilani al 49′ e al 54′, o ancora i due gol del Como al 46′ e al 58′.

Il tecnico dei rosa e lo stesso Segre, nelle dichiarazioni rilasciate post partita al Sinigaglia hanno detto di “dover curare i dettagli”. Di certo vanno limati alcuni errori difensivi messi in mostra nelle ultime gare, di certo, il Palermo, ha bisogno di tornare dagli spogliatoi con la giusta carica. La voglia di reagire e fare bene è sotto gli occhi di tutti ora, però, serve solo un ultimo step. Recuperare del tutto le convinzioni anche sotto stress e in situazioni di vantaggio significherebbe puntare alla promozione…magari diretta.

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