Palermo-Cittadella

Palermo e Brescia si sono affrontate allo stadio Renzo Barbera. Il match, valevole per il recupero della seconda giornata di Serie B, si è concluso con il risultato di 1-0. Di seguito le pagelle dell’incontro.

Palermo-Brescia: le pagelle

Portiere e difensori

Pigliacelli 6: l’estremo difensore del Palermo non deve quasi mai intervenire nel corso del match. Spettatore non pagante, si gode il match per larghi tratti.

Mateju 7: il calciatore ceco gioca una partita sensazionale. Sin dai primi minuti sembra in partita ed è così. Corre, lotta e soprattutto mette in difficoltà i giocatori bresciani. Dietro è letteralmente un muro: salva addirittura sulla linea dopo una conclusione a botta sicura, il tiro di Cistana nel finale del primo tempo. Poi mantiene alto il proprio ritmo.

Lucioni 6,5: una partita ordinata per lui. Non va praticamente mai in affanno e deve concentrarsi a ostacolare le sortite offensive bresciane. Ci riesce e non commette alcuno svarione: è ritornato a giganteggiare dietro.

Ceccaroni s.v: estremamente sfortunato, si fa male e adesso si attendono gli esami. Ha giocato bene nel corso dei primi minuti ma poco per ricevere un voto. Dal 23′ Marconi 7: ritorna in campo dopo la gara del 18 agosto contro il Bari e si adatta subito all’incontro. Il lungo periodo in panchina non gli ha creato alcun tipo di problema: è preciso, puntuale e perfetto negli interventi. Ritrovato.

Lund 6: l’esterno americano oggi più che alla fase offensiva, si dedica alla difesa e alla gestione degli attacchi bresciani. Si vede maggiormente quando deve contenere gli avversari; poche le sortite offensive. Nel finale si fa male e deve stringere i denti perché Corini non ha più cambi a disposizione.

Centrocampisti e attaccanti

Stulac 6,5: il cervello del Palermo. Deve ripulire i palloni, impostare il gioco, dettare i tempi e le geometrie. Di categoria superiore, gestisce la sfera con una naturalezza ed esperienza non sbagliando praticamente mai.

Gomes 6,5: tanta sostanza ma soprattutto tanta corsa. Oggi fa legna a centrocampo, copre la zona centrale del campo, lotta e si propone anche spesso e volentieri in avanti. Bravo e concentrato.

Valente 6,5: parte dal 1′ e vuole mettere in difficoltà Corini per il futuro. Attivo e presente, non abbassa mai il proprio ritmo e sin dai primi minuti si mostra propositivo in avanti. Corre e, specialità della casa, crossa: al 27esimo pennella una sfera perfetta per Coulibaly che deve solo spingere dentro di testa. Poi è sempre attento e vigile. Dal 70′ Buttaro 6: sufficienza d’incoraggiamento per lui, che torna dopo la sfida contro il Bari del 18 agosto, e fa bene le due fasi.

Coulibaly 7,5: quest’oggi è difficile attribuirgli un aggettivo. L’ex giocatore della Salernitana è onnipresente. In qualsiasi zona del campo si può udire il suo nome: non lascia respirare gli avversari, corre a perdifiato, non si ferma e soprattutto è decisivo. Colpo di testa perfetto, partita perfetta, giocatore completo. Si è sentita la sua mancanza. Dal 70′ Henderson 6: entra e non fa altro che correre. Deve lottare con gli avversari e lo fa bene, non disdegnando inserimenti offensivi.

Mancuso 6: partita di sacrificio per lui, che deve combattere con una difesa ostica come quella bresciana. Ci riesce ma non incide sotto porta. Resta comunque buona la sua prova. Dal 64′ Di Mariano 6: entra e prova a creare scompiglio in avanti. Minuti necessari per ritrovare man mano la strada verso il definitivo ritorno in campo.

Brunori 5,5: il capitano del Palermo continua a non brillare. Al numero 9 dei rosa non si può contestare l’impegno: lotta ogni qualvolta la sfera arriva sui suoi piedi. Forse però, l’eccesiva foga agonistica e la voglia di trovare un gol davanti al proprio pubblico, lo portano a essere impreciso. Molto spesso trattiene troppo il pallone non scaricandolo ai compagni. Dal 65′ Soleri 6: ci mette come al solito tanto impegno. Sul finale sfiora il gol negato solo dal salvataggio di Van De Looi.

Allenatore

Corini 6,5: il suo Palermo sin dai primi istanti entra bene in gara e lotta contro una squadra ostica come il Brescia. Riesce pian piano a cresce d’intensità sino a trovare il gol. Negli ultimi istanti di gara sa soffrire e si chiude bene. Passi in avanti rispetto alle scorse gare.

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