L’articolo di Antonio La Rosa sottolinea come una delle caratteristiche del nuovo Palermo è la capacità di cambiare pelle, una situazione che sembra figlia soprattutto del mercato che ha consegnato a Corini una squadra con 22 titolari e una coppia per ogni ruolo. Lo testimonia lo stesso direttore sportivo Rinaudo che tuttavia ritiene come per vincere non bastino soltanto i nomi ma ci vuole unità fra squadra club e tifosi.
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Corini vuole un Palermo trasformista e camaleontico e finora ha avuto le risposte che cercava: la squadra sebbene debba ancora registrare alcuni automatismi ha una sua identità, non è monotematica e riesce ad adattarsi a situazioni differenti. A Reggio Emilia per esempio serviva un uomo di rottura davanti alla difesa e ha giocato Gomes mentre contro la Feralpisalò spazio a Stulac in una partita più adatta alle caratteristiche di un palleggiatore.
Tanti possibili centrocampo per il Palermo: diamogli un nome.
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C’è abbondanza in tutti i settori cosa che consente a Corini di fare la formazione senza problemi e in funzione sia dell’avversario ma anche del tipo di partita. Sempre il ds rosanero Rinaudo sottolinea come gli elementi che sono arrivati hanno tutti fortemente voluta la maglia rosanero e qualcuno addirittura ha rinunciato alla serie A.
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