Palermo, Corini cambia la rotta. Spazio ai nuovi per alzare il livello
Stulac e soci impiegati solo nella ripresa, ma dalla prossima partita toccherà a loro
Ci sono lavori in corso. Il Genio studia il passaggio al 4-3-3 ma non sono escluse altre varianti tattiche.
La partita con l’Ascoli uno spartiacque.
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
L’articolo di Benedetto Giardina sottolinea come quella con l’Ascoli può essere considerata una partita spartiacque: all’undicesimo del secondo Corini mette dentro Segre, Stulac e Di Mariano ed il Palermo cambia pelle. Questa tripla sostituzione è il passaggio dal Palermo che era a quello che sarà. Il tecnico rosanero inizialmente aveva dato fiducia a chi aveva fatto bene anche perché i nuovi arrivati dovevano ancora inserirsi perfettamente negli ingranaggi del gruppo. Adesso invece Corini avrà una settimana in più per lavorare con i nuovi arrivati Segre, Stulac, Di Mariano e Bettella.
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E’ in difesa che la squadra ha sofferto parecchio e dalla mediana non è arrivato il giusto filtro. Adesso Corini lavorerà per il suo 4-3-3 senza escludere varianti come il 4-3-1-2 o il 4- 3- 2- 1 in base alle diverse situazioni. L’impatto dei nuovi arrivati è stato evidente: Segre è stato incisivo in zona gol, Stulac ha diretto il gioco con buona precisione e Bettella è riuscito a contenere Gondo; solo Di Mariano ha avuto poche occasioni per accendersi. Insomma la mezz’ora finale della partita con l’Ascoli è stata indicativa, un segnale di come si è voltato pagina sia in campo che fuori come dimostrano i fischi che vanno contro tendenza rispetto all’entusiasmo che ha accompagnato il Palermo in serie B. Adesso tocca ai porti nuovi prendere per mano il Palermo e riportarlo al successo.
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