Palermo

Il Palermo torna a giocare il 24 gennaio contro il Catanzaro. E bisogna sfatare i tabù delle trasferte e degli scontri diretti. Questo il tema dell’articolo di Benedetto Giardina, nell’edizione odierna del Giornale di Sicilia. I rosanero, infatti, hanno collezionato pochi punti sia nelle partite fuori casa, che negli scontri diretti con le concorrenti più agguerrite che mirano alla promozione. Silvio Baldini, il nuovo tecnico, dovrà già tentare a partire dalla prossima gara contro il Catanzaro di annullare la “maledizione” delle trasferte, tentato di portare a casa i tre punti. Oltre a questo, va ricordato che i rosanero non hanno mai vinto o perso contro le squadre più importanti del girone, insomma due punti su cui bisogna lavorare.

Il tabù delle trasferte

Approfondendo il tabù delle trasferte bisogna ricordare che il Palermo ha collezionato solamente nove punti in dieci partite: un rendimento basso rispetto alle ambizioni dei rosanero. L’ultima gara, in particolare, contro il Latina è stata la terza sconfitta consecutiva in trasferta, e con delle espulsioni che probabilmente erano dettate dal nervosismo dei giocatori. Partite in cui il Palermo si è fatto dominare dagli avversari, non riuscendo ad esprimere il proprio gioco.

Ora la squadra di Silvio Baldini si ritrova a ripartire dopo un lungo stop e con tutti gli effetti lasciati dal Covid, che ha falciato la rosa. Se all’inizio l’esordio del nuovo allenatore doveva avvenire in casa, con i vari rinvii si riparte proprio con una trasferta e contro una diretta concorrente: il Catanzaro. A questo si aggiunge il fatto di dover giocare ben 9 partite in poco più di un mese. Al tecnico tocca adesso il compito di ribaltare le sorti del Palermo.

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