Francesco Maglione, avvocato ed ex dirigente dell’Avellino, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Radio Punto Nuovo, toccando diversi temi caldi inerenti al Girone C della Serie C. In particolare, Maglione ha espresso la propria opinione su quello che potrebbe succedere domani, data in cui è prevista la sentenza del Tribunale fallimentare sulle sorti del Catania. Ecco il suo pensiero: “Credo che ci possa essere una decisione da parte del tribunale, prevista per domani, sull’istanza di fallimento del Catania. Credo che anche le norme post Covid abbiano fatto sì che il Catania si sia potuto iscrivere ai campionati come lo scorso e l’attuale. Difficile si ripresenti un nuovo caso Trapani. Ci potrebbe essere anche la decisione del fallimento della società. Questo non eviterebbe comunque la decisione da parte del curatore fallimentare di poter far chiudere il campionato al Catania. Oggi come oggi, fallire e ripartire dalla D, è solo una stagione di inferno per poi tornare dopo un anno all’attuale categoria“.

MAGLIONE: “L’AVELLINO PUO’ FARCELA PERCHE’ IL BARI NON SI CALA NELLA REALTA’ DI SERIE C”

Proseguendo nell’intervista, Maglione si è ovviamente focalizzato sulla sua ex squadra, l’Avellino: “Seguo i lupi sempre con grande interesse. Io non mi preoccuperei del gap di 7 punti da recuperare. Credo che questo campionato sia diverso rispetto all’anno scorso, dove c’era una Ternana che ha fatto un qualcosa di irripetibile. Ho visto il Bari l’anno scorso, e non mi convince. Forse fanno fatica a calarsi nella mentalità in un campionato di Serie C. L’Avellino ha fatto qualche pareggio di troppo in casa all’inizio. Io manterrei la barra dritta. Mentre l’anno scorso la corsa alla Ternana era un miraggio, quest’anno il Bari non ha la stessa continuità. Molto passerà dallo scontro diretto col Bari“.

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