Il Palermo che verrà: il crash test adesso.
L’addio del socio americano non deve impattare sul progetto.
Serviranno innesti mirati ma Boscaglia ha due gare ancora per decidere quali.
Questo il titolo del Corriere dello Sport, oggi in edicola.
L’articolo di Paolo Vannini sottolinea la necessità per il club rosanero di intervenire sul mercato sebbene distratto da vicende come l’addio del socio di minoranza Di Piazza che, non avrà ripercussioni sul piano operativo, ma giunge in un momento di difficoltà.
Ma questa sessione invernale diventa un test di efficienza per il Palermo che deve recuperare diverse posizioni di classifica. Ed anche con l’uscita di Di Piazza la capacità di spesa della società rimane identica avendo già provveduto a versare il capitale che garantirà la stagione in corso. Semmai qualche preoccupazione la desta il futuro col presidente Mirri che dovrà fare i conti con sicure perdite per questo campionato e risolvere il problema delle quote di Di Piazza. Insomma, se il Palermo farà qualcosa sul mercato non è da attendersi operazioni bellicose ma solo eventuali innesti indispensabili o suggeriti dal tecnico. Il decimo posto non soddisfa nessuno e si riflette sull’opportunità di migliorare un organico che fin qui non ha dato le risposte che si auspicavano in estate.
Mirri risponde a Di Piazza: “Caro Tony, io non mollo, noi non molliamo…”
Sagramola è convinto che il vero valore della squadra debba ancora venire e che il lavoro di Boscaglia inizia a dare i suoi frutti solo adesso: le gare con Cavese e Virtus Francavilla daranno ulteriori indicazioni sull’opportunità di intervenire sul mercato. Due partite che devono significare sei punti per un Palermo che vuole provare la rimonta, non ci sono altre alternative.
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