Palermo, il divieto e i fuochi d’artificio sparati ovunque.

Era il 12 dicembre ed il sindaco Orlando emanava un’ordinanza che recitava: “…si dispone dal 24 al 25 dicembre 2020 compreso e dal 31 dicembre 2020 al 1 gennaio 2021 compreso, il divieto assoluto su tutto il territorio comunale di accensione, lancio e sparo di fuochi d’artificio, mortaretti, petardi, bombette e oggetti similari. La violazione dell’ordinanza comporta l’applicazione delle sanzioni amministrative di importo compreso da 500 a 5mila euro, oltre al sequestro del materiale…“.

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In barba a questa ordinanza comunale, ieri sera a Palermo si è sentito di tutto. Botti di ogni tipo a partire dalle prime ore del pomeriggio e fino a Capodanno abbondantemente passato. E sul tema la città si spacca: da una parte chi sostiene che è stata una mancanza di rispetto nei confronti di chi quest’anno ha perso tanta gente, a chi è ora in ospedale a lottare contro il virus che ha dipinto in maniera indelebile questo 2020 che ci ha lasciato.

Caro 2020, dobbiamo parlare…

Dall’altra chi sostiene invece che proprio per pesantezza di questo 2020, andava accompagnato da botti e fuochi d’artificio, per sugellarne la fine.

Dalla pagina Facebook Se i quadri potessero parlare palermitano, un breve video, ripreso dall’alto di Palermo e i fuochi d’artificio, alla mezzanotte di ieri.

P.S. Pare comunque che un po’ in tutta Italia sia accaduto più o meno lo stesso…

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