Palermo

Palermo, sancito l’addio: Di Piazza sbatte la porta.

La decisione era nell’aria, ieri la conferma nel cda.
Divergenze non sanabili per l’ex vice presidente. Il club è nelle mani di Mirri.

Questo il titolo del Corriere dello Sport, oggi in edicola.

L’articolo di Salvatore Geraci sottolinea come la frattura era ormai insanabile e che prima o poi il divorzio doveva consumarsi. Succede in un momento delicato per la società che ieri ha approvato il bilancio che presenta una perdita di 1,13 milioni.

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Di Piazza lamenta rapporti poco chiari ed il recesso viene presentato, sulla base di quanto previsto dal codice civile e dallo statuto sociale, l’11 dicembre. Una decisione di cui Mirri era a conoscenza che disorienterà i tifosi e probabilmente avrà ripercussioni sul piano della progettazione e della programmazione.

Di Piazza lascia e dovrà essere Mirri a liquidarlo, si legge nell’articolo: sul valore delle quote, se non si metteranno d’accordo, sarà il tribunale a decidere attraverso la nomina di un perito che stabilirà il valore delle quote.

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Più responsabilità per Mirri

La decisione dell’italo-americano responsabilizza di più Mirri in una stagione complicata dove si dovranno prendere decisioni delicate come rafforzare o meno la squadra per tentare la scalata in classifica. Caratteri incompatibili o diverso modo di vedere le cose? Sta di fatto che la decisione di Di Piazza sottolinea una crisi insanabile e pone interrogativi su un futuro tutto da decifrare, si legge in conclusione di articolo.

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