boscaglia palermo

Non sarà il solito derby: il covid toglie brividi e colori ad una partita che veniva giocata già sugli spalti. Una partita giocata in notturna, ma in una città blindata per via del coprifuoco sanitario, come ricorda il Corriere dello Sport: sicuramente il Palermo-Catania più insolito della storia. Un derby per pochi addetti ai lavori muniti di autocertificazione per poter tornare a casa.

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I supporters non potranno ritrovarsi nemmeno fuori dallo stadio, impossibile far assembramenti. Si potrà seguire la partita unicamente dalla tv di casa propria. Sembra passato un secolo dall’ultimo derby, quando al gol di Barrientos rispose al 95′ Ilicic siglando l‘1-1. Un’altra categoria: entrambe le compagini si trovavano in serie A, mentre adesso si ritrovano in C, dopo numerose e burrascose vicessitudini societarie.

Proprio il derby potrà segnare un’occasione di riscatto, soprattutto per il Palermo. Il punto strappato in 9 contro 11 a Catanzaro dà morale e serve da ulteriore coraggio per affrontare gli etnei Lunedì. Serve una vittoria, la prima per il gruppo di Boscaglia. I numeri sono impietosi: il Palermo non vince una gara da oltre 8 mesi e i suoi attaccanti non hanno ancora segnato.

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Bisognerà andare oltre l’emergenza e non guardare ai problemi. Non si andrà oltre il 4-2-3-1: da recuperare ancora Lancini, Somma, Marong, Luperini e Santana, squalificati Crivello e Broh. Chi torna come Silipo, Floriano e Martin non ha ancora una condizione ottima. Una delle novità per il derby potrebbe essere Accardi: titolare in difesa. 

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