Mirri Palermo

Avevamo promesso di non fare sconti a nessuno e di fare nomi e cognomi nell’ambito della vicenda stadio. Giulia Argiroffi, e con lei l’ex candidato sindaco Ugo Forello di Oso, Fabrizio Ferrandelli di +Europa e Fabrizio Ferrara di Forza Italia sono i primi nomi di consiglieri comunali che oggi sono chiamati ad assumersi le proprie responsabilità alla luce della riunione dei capigruppo svoltasi in via telematica questa mattina.

Giulia Argiroffi e Ugo Forello hanno contestato la presenza alla riunione del Palermo ma noi ci chiediamo, considerato che il capogruppo di Oso è la Argiroffi, forse ad essere di troppo non era il Palermo ma piuttosto Forello. Ferrandelli avrebbe voluto che tutto si rinviasse perdendo ulteriore tempo solo perché l’assessore al bilancio è dimissionario, ma questo non vuol dire che non c’è chi possa decidere al suo posto. Ferrara, presente in quando il suo capogruppo, Tantillo, era stato chiamato a sostituire nella riunione il presidente del consiglio comunale Totò Orlando, ha avuto a che ridire su alcuni punti del bando.

Anche Mimmo Russo, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, non è stato tenero con la società rosanero.

Il Palermo, che avrebbe voluto che la seduta fosse pubblica, così che tutti potessero farsi la propria idea, è intervenuto con il presidente Mirri e l’Ad Sagramola. E proprio Dario Mirri in premessa e conclusione della riunione ha lanciato un appello ai consiglieri comunali. “Ho pregato loro di non fare polemica utilizzando il Palermo. Che si stabilisca il canone giusto e non si facciano pagare a noi i problemi tra la maggioranza e l’opposizione. Il Palermo è della città e non ci possono e non ci devono essere fazioni. Ho ribadito loro che siete e siamo tutti palermitani. Noi non stiamo dalla parte di nessun partito politico, noi siamo il Palermo, la squadra di Palermo. Ed è per questo motivo che abbiamo solo la missione di far giocare la squadra nel suo stadio”.

Il presidente rosanero ci ha confermato, inoltre, di non aver mai parlato ne pensato con il comune ad alcuna sponsorizzazione, oltretutto vietata per legge. “Non abbiamo mai discusso di sponsorizzazione ma di attività sussidiarie orizzontali ai sensi dell’articolo 9 del regolamento comunale sulle attività sportive. Tale articolo prevede che il privato possa supportare l’amministrazione comunale con una serie di attività dalla valenza sociale. Probabilmente qualcuno ha interpretato male tale articolo ritenendo che si potesse trattare di una qualche forma pubblicitaria”.

Nel corso della riunione il presidente Mirri ha anche chiesto ai presenti se avessero dubbi ma nessuna domanda gli è stata posta. A questo punto vogliamo credere e sperare che presto si arrivi alla soluzione più logica e che il Renzo Barbera continui ad essere la casa del Palermo.
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