Palermo – Anche la pazienza ha un limite. Tutti gli esoneri del City Group
Al Girona si sono avvicendati in tre prima di arrivare a Michel. Separazione con Battles al Troyes e turbolenze nel Lommel.
A Manchester non è usuale cambiare allenatore, ma quando serve le decisioni sono forti.
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
L’articolo di Benedetto Giardina sottolinea come anche a Manchester, se è il caso, sanno cambiare allenatore. Senza farsi prendere dalla frenesia ma non si sono mai posti il problema di non cambiare un allenatore in caso di necessità. L’anno scorso a Girona la proprietà, nonostante fosse in piena zona retrocessione, diede fiducia al tecnico che pure aveva ottenuto quattro punti nelle prime cinque giornate. Ma sempre in Spagna, in Francia o in Belgio ci sono state comunque situazioni turbolente che hanno portato al cambio di allenatore.
Sarebbe auspicabile che la società si facesse sentire
Diversi cambi al Girona nella stagione di B. Situazione che si è verificata al Troyes nonostante i francesi, promossi in Serie A, non fossero mai entrati in zona retrocessione, alla fine del girone di andata società e tecnico decisero di comune accordo per la separazione. Nello scorso anno in Belgio il Lommel alla sua seconda stagione in B, ha visto le dimissioni del tecnico alla quindicesima giornata dopo una striscia di sette partite senza vittorie con due pareggi e cinque sconfitte.
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Il suo successore ha resistito solo quattro turni e il successivo una sola partita ma aveva più che altro le funzioni di traghettatore. Quest’anno, fra i club europei controllati dal City Group, nessuno ha cambiato allenatore. Ipotizzare un cambio dopo otto giornate non rientra nel modus operandi della nuova proprietà ma ciò non significa che a Manchester la pazienza sia illimitata e il passato, in tutti i loro club, lo dimostra ampiamente.
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