Coronavirus bollettino

Con un provvedimento firmato dall’assessorato regionale alla Salute lo scorso 25 settembre, si era stabilita la tariffa per i tamponi rapidi al costo di 15 euro. In questi mesi, i laboratori di analisi hanno espresso più volte il loro dissenso e si sono appoggiati agli avvocati. Il Tar, ha intanto configurato il prezzo come “assolutamente illegittimo”.

La tesi dei legali

Alcuni titolari dei centri di analisi, hanno fatto affidamento ai legali Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, i quali comsiderano assolutamente “inadeguata e diseconomica” la tariffa per l’eventuale diagnosticazione del Covid-19. Gli avvocati, contesterebbero in particolar modo l’assenza di una norma capace di legittimare il provvedimento sul territorio regionale. Inoltre, nella scelta di tale costo, non viene effettuato uno studio nel rapporto tra prezzo e reale valore sul mercato.

Il Tar risolve

Secondi i ricorrenti, la cifra sarebbe “irragionevole ed inferiore rispetto a quello previsto nelle altre regioni nonché a quello riconosciuto ai Medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta”. Il Tar Sicilia, ha risolto però la questione. Appoggiando le tesi degli avvocati Rubino e Impiduglia, ha annulato il provvedimento di determinazione della tariffa. Per effetto della sentenza, ai laboratori privati viene permesso di applicare ai tamponi rapidi un costo inferiore ai 15 euro.

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