Palermo Mignani

Il tecnico del Palermo Michele Mignani, intervenuto nel corso della conferenza stampa pre-gara nei locali del Palermo CFA di Torretta, ha rilasciato alcune dichiarazioni inerenti alla sfida della 36a giornata di Serie B tra i suoi ragazzi e lo Spezia di Luca D’Angelo. L’allenatore ex Bari ha risposto così alle domande dei giornalisti presenti nella sala stampa. Ecco le sue dichiarazioni.

Le parole di Mignani

Cambiare modulo è un’idea? Credo possa mettere i giocatori nelle loro zone di confort per dare un contributo. Io ho cercato di capire quali fossero le istruzioni migliori per gli uomini che avevo, e continuo a pensare che abbia avuto una crescita ora c’è stata una sconfitta con due episodi abbastanza netti. Anche se non abbiamo giocato una grande partita, abbiamo subito poco e creato. Quindi l’errore di un allenatore è farsi condizionare dai risultati, non si può pensare che un cambio modulo possa risolvere i problemi. Bisogna creare una mentalità e risolvere dei problemi, lavorando con fame, intensità e voglia di prenderci qualcosa che al momento non riusciamo ad avere”.

“Rassegnazione? Sono venuto qui non per consolidare o vivacchiare, ma penso che questa squadra possa far tanto. Se mi accorgo che qualcuno si stia accontentando lo manderei lontano da questo centro sportivo“.

“Si parla tanto quando le cose non vanno, e secondo me invece bisogna alzare le antenne, la voglia. Io sono il primo responsabile e non vorrei che passasse un’idea di disfattismo, perché credo che stesse crescendo. La medicina migliore sarebbe stata vincere la gara in un modo o nell’altro. Le parole contano poco, bisogna andare a La Spezia e fare una grande partita e ottenere il risultato“.

Sul prossimo avversario: “Lo Spezia, lo scorso anno era in Serie A. Ha giocatori forti, ha avuto delle problematiche ma può giocare in più modi, buon palleggio e con aspetto tattico è simile alla Sampdoria. Sta bene, ha ritmo. Dobbiamo controbattere la fisicità“.

L’analisi su alcuni aspetti del match contro la Reggiana: “Gol subiti? Quello che è successo con la Reggiana, su una respinta nostra abbiamo concesso tempo per metterla dentro. Il calcio è anche questo e quando tiri le somme, capisci che devi essere più attento, senza concedere il secondo cross sulla respinta”

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