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Galassi: “Città, Italia e Palermo devono dimostrare di volere il CFG”

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Galassi: “Città, Italia e Palermo devono dimostrare di volere il CFG”

Alberto Galassi, consigliere d’amministrazione del club di Viale del Fante, è intervenuto ai microfoni di Trm per commentare diversi temi della stagione del Palermo. Ecco di seguito le sue parole.

L’intervento di Galassi

L’organizzazione del CFG spiegata da Galassi: “In Serie A ci andiamo, abbiamo fatto due stagioni clamorose. Ci siamo dati come target i play-off e siamo qui. Poi è chiaro che da tifoso si vuole sempre vedere la squadra vincere. L’obiettivo è raggiunto e ci giocheremo la Serie A. CFG siamo semplici e ben organizzati. Io faccio parte di Palermo e la direzione sportiva prende le decisioni sportive. Noi cerchiamo di stare attenti ai conti, a tutti piacerebbe avere la squadra con i migliori giocatori ma non è possibile. Noi investiamo sul territorio perché vogliamo rimanere ma le scelte sono fatte a Palermo. Si informa la direzione sportiva del gruppo con cui vengono condivise le scelte. A Palermo le decisioni sportive sono presi da Carlo Osti condivise dall’amministratore delegato del consiglio d’amministrazione per gli impatti economici. Manchester coordina il tutto”.

Chi prende le decisioni finali: “Le decisioni di Palermo sono prese a Palermo. Siamo tutti tifosi di questa squadra che ci fa dare il massimo. Noi portiamo al tavolo del CFG l’importanza di Palermo magari cercando di avere un budget più aggressivo facendo riferimento al monte ingaggi della Serie B. Abbiamo la fortuna di portare l’esigenza di questa società nel tavolo strategico CFG. La società ha un potenziale enorme ma come dico sempre il tango si balla in due. Città, comune, Italia e Palermo devono dimostrare di volere il CFG almeno quanto il CFG ha dimostrato di volerli. Noi faremo di tutto per fare investimenti, dare lavoro, farebbe sul territorio. Noi vogliamo il bene di questa società e amiamo la maglia rosanero”.

Idea di allenatore come frontman della società: “Concettualmente a Manchester e in tutti i club spetta all’allenatore andare in conferenza stampa. È il suo ruolo. Come City siamo andati in conferenza dopo aver perso e vinto in Champions, in generale dopo aver vinto e perso molte gare. È il ruolo del ds e dell’allenatore. Non è l’idea di cambiare frontman, e togliere un ruolo che appartiene naturalmente all’allenatore”.

Il settore giovanile

L’importanza della programmazione: “Il calcio richiede programmazione e il CFG ha dimostrato di saperlo fare. Noi non siamo quelli che abbiamo speso di più, c’è chi spende di più. Lasciateci fare il nostro lavoro. Siete in ottime mani, la città lo sa”.

Il settore giovanile: “È troppo comodo avere 11 campioni. È più difficile avere 5/6 campioni e giovani. Questa piazza forse non ti permette questa integrazione, però questo è uno dei motivi per il quale siamo a Palermo ovvero il settore giovanile. Vorremmo permettere a tutti ragazzi di rimanere qui a giocare e non andare al Nord. Mi piacerebbe sviluppare questa visione, i giovani sono il futuro e permettiamo di avere uno sviluppo talenti a questa società. Serve fare un mix di campioni e giovani: Foden e Palmer sono alcuni esempi. Non possiamo permetterci di far andare via giovani solo perché la maglia è pesante e c’è pressione”.

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