Palermo, rebus modulo Corini pronto a cambiare
Il 4-2-3-1 troppo sbilanciato, il tecnico ora potrebbe virare sul 3-5-2. Ma c’è anche l’opzione del rombo a centrocampo
Il tecnico cerca rimedi per “guarire” la squadra rosanero.
Pedine fondamentali – Ranocchia resta l’ago della bilancia, ma il n.14 è ancora infortunato. Lucioni verso il rientro.
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
L’articolo di Massimiliano Radicini sottolinea come Corini pensa ad un cambio di modulo. Eppure fino a poche gare fa il Palermo sembrava aver trovato la quadra e di poter insediarsi alle spalle del Parma; da Cremona in poi si è rotto qualcosa e per invertire la rotta vanno trovate soluzioni diverse anche rispetto a come mettere in campo i giocatori. La scorsa estate la squadra è stata costruita per giocare con il 4-3-3 ma nell’ultima gara con il Venezia è apparso evidente come le maggiori difficoltà siano arrivate dalle fasce dove Candela e Zampano hanno avuto grande libertà ed a poco è servito lo spirito di sacrificio di Di Mariano e Di Francesco in copertura.
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Un modulo che porta spesso i due terzini a dover coprire troppo campo e gli avversari ad avere almeno 20 metri di campo liberi. L’alternativa può essere il 3-5-2 che consente di registrare meglio la difesa avendo maggiore filtro e centrocampo. Dunque una difesa a tre accentrando Diakité con Nedelceauru o Lucioni e Ceccaroni, spostando Lund sulla linea mediana con Di Mariano esterno destro: In avanti ad affiancare Brunori uno fra Di Francesco, Mancuso e Soleri. Ovviamente non si possono escludere anche altre idee come ad esempio l’ipotesi del rombo, un uomo in più in mezzo al campo che garantirebbe un filtro maggiore rispetto ai due mediani utilizzati dai rosa negli ultimi mesi.
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