Palermo Corini

Palermo, la difesa non convince: i numeri con Corini

Dopo essere stato scelto come timoniere della squadra palermitana, Corini si è trovato di fronte a una grande sfida: plasmare una squadra competitiva in un contesto ricco di aspettative. Tuttavia, nonostante gli sforzi profusi ed i grandi investimenti della proprietà, a ben vedere è stata la fase difensiva a rappresentare il vero e grosso ostacolo per il Palermo.

Durante il (quasi) biennio sotto la sua guida, la retroguardia rosanero ha mostrato una fragilità disarmante, lasciando trapelare falle incolmabili che hanno spesso compromesso il risultato. Gol su gol subiti dai rosa, che hanno trasformato molte sfide in battaglie in cui spesso la squadra è davvero sembrata in balia degli avversari.

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Statistiche disarmanti

Una media di 1,3 goal subiti a partita, considerando tutte le 38 partite della scorsa stagione, oltre le 30 finora giocate nella stagione in corso. Nello specifico nel campionato 2022/2023 il Palermo ha subito 49 goal contro i 48 segnati, mentre nel campionato 2023/2024 Pigliacelli è stato già battuto 41 volte, quando mancano ancora 8 partite al termine della stagione.

In particolare in 13 partite su 30, ovvero in quasi la metà di quelle disputate, il Palermo ha subito almeno due goal (5 volte almeno 3 goal), come accadde anche lo scorso anno ma chiaramente in più partite, con 6 sconfitte in casa in B che non si vedevano da più di 25 anni (ne abbiamo parlato qui) e una sconfitta al Barbera per 3-0 che mancava addirittura dal novembre 2017 (contro il Cittadella).

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La stagione in corso presenta tuttavia un dato di goal realizzati già superiore al campionato scorso e pari a 52 goal, tale da consentire ad oggi un +11 nella differenza reti rispetto il -1 del 2022/2023, a giustifica della migliore posizione in classifica degli uomini di mister Corini. Magra consolazione se si dà uno sguardo agli investimenti nella rosa operati dal City Football Group nella sessione estiva del calciomercato e in quella di riparazione di gennaio.

Investimenti ingenti sulla difesa

Senza approfondire i consistenti denari elargiti per centrocampo ed attacco, mantenendo il focus sul settore difensivo, si rammenta l’investimento per il terzino sinistro Kristoffer Lund (circa 2 milioni e mezzo di euro per il nazionale statunitense), per il difensore Salim Diakitè (arrivato a gennaio dalla Ternana per circa un milione e mezzo di euro), senza contare l’ingaggio dell’ex Serie A Pietro Ceccaroni e dello specialista in promozioni Fabio Lucioni.

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Non possiamo inoltre dimenticare il delicato ruolo del portiere, per il quale con il nazionale under 21 Sebastiano Desplanches si è voluto pensare anche al futuro per un investimento di due milioni di euro che portano il totale complessivo speso per la difesa alla mostruosa cifra di 6 milioni di euro senza considerare gli ingaggi.

E ci sarebbero anche i quasi due milioni di euro spesi la scorsa stagione per i giovani Simon Graves e Giuseppe Aurelio che incrementerebbero ulteriormente il totale a quasi 8 milioni di euro, per una difesa tuttavia dimostratasi un vero e proprio colabrodo.

Appare evidente come il prossimo passo per il Palermo, anche e soprattutto in ottica playoff, dovrà essere quello di rivedere attentamente le proprie strategie tattiche per dare solidità e coesione al reparto difensivo, tramite un lavoro sistematico e mirato per risolvere le lacune emerse in questi quasi due anni di tribolazioni.

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