Palermo
Swamp and waterlilies in the Okavango Delta, Botswana

Palermo – Alla ricerca di una sola valida ragione per pensare che qualcosa possa cambiare

Non nascondiamoci dietro un dito, il Palermo al momento è la squadra che arriva ai playoff nella peggiore condizione. Rispetto alle contendenti i rosanero mostrano evidenti lacune sotto tanti punti di vista, tattico, atletico e di entusiasmo. Insomma agli ormai certi spareggi promozione arriva una squadra in grandi difficoltà e all’orizzonte non si intravedono cambiamenti sostanziali. La musica sembra essere sempre la stessa: silenzio della proprietà, fiducia nel tecnico e dichiarazioni di belle speranze e voglia di riscatto dalla prossima gara. Tutte cose viste e riviste, ascoltate tante volte e puntualmente smentite. Ora la squadra si allenerà come sempre, Corini dirà che hanno lavorato bene e su alcuni aspetti particolari e poi … Solita prestazione e solita musica.

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Insomma non si intravede una sola valida ragione affinchè qualcosa possa cambiare, altrimenti sarebbe già cambiata prima, e invece… Non traspare nessun motivo sostanziale per essere ottimisti e pensare che il quadretto cambierà. Al contrario la sensazione è di chi aspetta che finalmente finisca questo campionato di poche gioie e tante sofferenze e si azzeri tutto per ricominciare daccapo. Forse nessuno crede sostanzialmente nella promozione attraverso i playoff e si lascia tutto inalterato. Come va va (Ed è un peccato perchè la squadra è forte e la proprietà ha fatto investimenti importanti e non sarà contenta). E questo la gente l’ha intuito e si è già quasi rassegnata: “con questa squadra usciamo a primo turno” è la frase che più si sente in giro incrociando i tifosi rosanero che chiedono spiegazioni, chiarimenti, conforto o una spalla su cui sfogarsi.

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Rassegnazione: lasciare tutto inalterato, non prendere provvedimenti (non parliamo solo del cambio di allenatore), mantenere cioè lo status quo viene letto come segnale di scarsa fiducia nella possibilità di vincere gli spareggi. Servirebbe un segnale, un segnale forte (non c’è solo il cambio del tecnico) per dimostrare come ancora si crede nell’obiettivo, che c’è voglia di raggiungerlo o quantomeno nella possibilità di giocarselo con convinzione e non con quell’impotenza mostrata dalla squadra nelle ultime disastrose partite. E’ come se fosse una barca in mezzo al mare trascinata dalle onde senza meta ma con la sola speranza di arrivare casualmente ad un approdo qualsiasi, basta che finisca.

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