Palermo fischiato e in caduta libera, ma il City rinnova la fiducia a Corini
Il brutto ko con il Venezia non cambia i piani, si avanti con il tecnico fino a fine stagione
I rosa in crisi profonda e anche contestati dai tifosi
La sosta per ripartire – Al “Genio” il compito di ricomporre i cocci e di giocarsi i playoff in posizione privilegiata
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
L’articolo di Alessandro Arena sottolinea come la posizione del City Group non cambia e cioè si prosegue con Corini sperando di salvare il salvabile, Poi a fine anno la separazione ed il Palermo ripartirà con un nuovo allenatore ed un nuovo progetto sia esso in serie o anche in serie B. La sconfitta con il Venezia probabilmente ha segnato il momento più basso da quando City Group è arrivato perché mai in un anno e mezzo i rosanero avevano perso una gara così nettamente al Barbera, non erano mai arrivati fischi già a fine primo tempo e mai si erano sentiti tanti applausi nei confronti di un giocatore avversario sebbene bravo come Pohjanpalo.
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Un intero stadio ha chiesto al tecnico di andarsene ma questa per la proprietà non è un’opzione che ha preso in considerazione così come lo stesso Corini non ha preso in considerazione l’ipotesi delle dimissioni. Anzi ha sottolineato di sentire fiducia sia da parte dei giocatori che della società. Una crisi molto più profonda della precedente perché arriva in un momento topico del campionato e con sole 8 partite da giocare è sfumato il sogno promozione di diretta ma anche il terzo e quarto posto avranno bisogno di un miracolo.
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Questo Palermo non sembra avere gli strumenti tecnici, atletici e caratteriali per compierlo nonostante possa contare su uno stadio sempre colmo di tifosi. I fischi rivolti nei confronti del tecnico erano anche per giocatori e società, i primi colpevoli di troppi errori individuali, la seconda colpevole di un silenzio sempre più assordante di fronte alla mancanza di gioco e risultati. Sembra un film visto e rivisto e adesso nelle due settimane di pausa in cui non ci sarà nessun cambio in panchina, ci sarà un ulteriore tentativo di calmare le acque e ritrovare quella compattezza necessaria per rimettersi in cammino.
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