Palermo Top e flop

Palermo Player Awards: top e flop della partita di venerdì

Cari amici lettori venerdì sera abbiamo assistito ancora ad un’altra  pessima prestazione  del Palermo tra le mura amiche ormai diventato terra di conquista per chiunque si presenti da avversario e non importa quale sia la sua posizione in classifica; basta fare un compitino calcistico appena sufficiente per avere ragione di questa compagine che tutto è tranne una squadra di calcio guidata in panchina da un allenatore che è ormai in totale confusione.

Se qualcuno vuole davvero bene al Palermo, faccia qualcosa

C’è uno stato d’animo peggiore di tutti: la rassegnazione

Il Catanzaro di Vivarini, navigatissimo allenatore di categoria, ha saputo sfruttare in pieno  i difetti innumerevoli dei padroni di casa e si è portato a casa l’intero bottino dei tre punti senza nemmeno faticare tanto vista l’inconsistenza dei siciliani  che hanno saputo creare  molto confusamente qualche pericolo alla difesa dei calabresi solo negli ultimi venti minuti sfociati nel gol di Stulac ,frutto solo di un arrembaggio scaturito dalla rabbia per la quarta sconfitta interna di questa stagione.

E ora come si fa?

In questo marasma individuare chi può essersi salvato è impresa non da poco, ma ci proviamo cercando i cosiddetti “monocoli nel mondo dei ciechi”

-salviamo senza il minimo dubbio ancora una volta Mirko Pigliacelli che ha cercato con le sue parate di salvare il salvabile e infatti se il risultato non è stato più pesante lo si deve alle sue parate e alla mira scadente di qualche giocatore giallorosso;

-anche il povero capitano Matteo Brunori non sa più a che santo votarsi per avere qualche pallone giocabile visto che nei compagni non può assolutamente fare affidamento; e allora lui lotta come un leone ma finisce spesso nella morsa dei difensori avversari e fra l’altro non ha nemmeno fortuna;

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– infine mi sembra doveroso assegnare almeno la sufficienza a Nicola Valente che seppur schierato nei minuti finali sull’out di sinistra, ha sfornato parecchi cross in uno dei quali Stulac ha messo il pallone nel sacco.

I flop sono in abbondanza…

E adesso vediamo a  chi ha continuato ad arrancare pur avendolo già fatto da qualche partita a questa parte e qualcuno anche da prima:

-Ales Mateju dal suo arrivo al Palermo nella scorsa stagione è apparso subito inadatto al ruolo di esterno basso di destra e partita dopo partita, salvo rarissime eccezioni, ne ha combinate più di Carlo in Francia risultando di gran lunga l’anello debole della difesa; eppure per l’allenatore è un intoccabile.

– Leonardo Mancuso sceso in campo ieri al fianco di Brunori per fargli da spalla, si è visto poco o niente ed ha vagato per il fronte di attacco rosa  senza alcun costrutto cercando spesso l’azione personale risultando di nessuna utilità alla causa.

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-A forza di continuare ad inventarsi moduli e impiego di giocatori fuori ruolo Eugenio Corini ha finito per non capirci più nulla.

Pur di continuare a schierare l’ormai indifendibile Mateju ha pensato bene di mettere Buttaro a fare il cursore sulla corsia di destra prima da mediano e poi da incursore puro esponendolo a una pessima prestazione vista la palese inconsistenza del ragazzo in questi ruoli  a lui avulsi.

In una stagione e mezza non ha saputo creare uno zoccolo duro su cui puntare  e anche quest’anno nonostante abbia a disposizione giocatori da lui voluti è sempre alla ricerca di non si sa cosa.

Tre cambi di modulo…

Venerdì sera ha cambiato modulo ben tre volte durante la partita partendo da un 4-3-3 che dopo aver subito il secondo gol ha trasformato in un 3-5-2 con l’ingresso di  Henderson nell’inedito ruolo di mezzala e infine con i cambi successivi lo ha spostato nell’ancor più inedito ruolo di esterno destro passando a un 4-2-4 completando così il caos più assoluto dove nessun giocatore è ormai sicuro di poter giocare nel proprio ruolo.

Imperterrito ha dichiarato che vuole continuare supportato dalla fiducia della società e  dichiarando anche di aver visto, beato lui, delle cose positive dalla squadra specie nel primo tempo.

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La proprietà è libera di continuare con Corini e si presume voglia arrivare alla fine del girone di andata, ma deve essere consapevole di assumersi una responsabilità grandissima perché con questo andazzo cambiare a gennaio potrebbe rivelarsi tardivo se come probabile i risultati e le prestazioni rimangono quelli delle ultime sette gare in cui si è raccolta la miseria di cinque punti che tradotto in cifre significa media retrocessione.

A noi non resta che evidenziare  i fatti; il resto è di competenza della proprietà quindi possiamo solo sperare. Ma chi di speranza vive, etc etc.

Forza Palermo e……speriamo bene

Pino Abbate

 

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