Calori

Alessandro Calori, ex tecnico di Brescia e Trapani, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di TuttoB per commentare e analizzare l’attuale campionato di Serie B. In particolare, l’ex difensore si è voluto soffermare sui diversi esoneri che stanno caratterizzando quest’anno la cadetteria. Infine, Calori ha voluto spendere qualche parole per il Frosinone, la capolista della Serie B, che nella prossima giornata sfiderà al Renzo Barbera il Palermo di Eugenio Corini. Di seguito le sue parole in merito alla questione.

Le dichiarazioni di Calori

Sul campionato cadetto: “La Serie B è un osso duro, devi conoscerne i codici, i giocatori, gli avversari. Si dice che “il calcio è sempre uguale”, ma questo è qualunquismo perché non è affatto così. Fermo restando che può capitare anche che le cose si incastrino alla perfezione e allora tutto fili liscio. Tornando a Cannavaro e De Rossi, ad ogni modo, non credo che le colpe maggiori siano le loro“.

Sulla poca esperienza di alcuni tecnici di Serie B: “L’allenatore non ha la bacchetta magica, serve tempo. Si tende ad addossare ai tecnici il 90% delle responsabilità ogniqualvolta le cose non funzionano, ma le colpe vanno condivise. Troppi avvicendamenti in panchina finiscono per privare i giocatori di certezze e punti di riferimento“.

Sul Venezia: “Anche loro erano partiti male, poi piano piano si sono assestati: hanno trovato la quadra e ora stanno risalendo la china. Non dimentichiamoci che il Venezia, ad inizio stagione, era tra le candidate per la Serie A. In B serve continuità per ottenere risultati importanti. Detto questo, se il Venezia infila un filotto di vittorie può anche rientrare nelle prime otto. Il confine tra playout e playoff è sottilissimo“.

Sulle migliori della classe: “Il Frosinone è lassù non per caso, il primo posto è frutto di una sapiente programmazione. Dopo un anno di transizione, quest’anno hanno rivisto qualcosa e i risultati stanno dando loro ragione. A Frosinone ci sono tutti i presupposti per fare bene. Nel calcio non serve spendere tanto, contano le idee, le intuizioni, e avere un ds che avalli le scelte del tecnico. Quanto alle altre pretendenti alla promozione, il Genoa potenzialmente è la più forte; ha trovato la marcia giusta, ma la B è strana e può succedere di tutto. Prendiamo la Reggina, che sembrava avere in mano il campionato e adesso è in crisi. Bisogna saper gestire i momenti difficili“.

LEGGI ANCHE

GdS – Mancano i gol dalla panchina: finora solo due 

GdS – Tifo violento, chiesto un giro di vite: «Il daspo non basta»

GazzaSport – La carica del Barbera

SEGUICI SU FACEBOOK | INSTAGRAM | TWITTER

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui