Spal Tacopina

Spal e Palermo nella giornata di domani 11 dicembre, sono pronte ad affrontarsi nella gara valida per la 17esima giornata del campionato di Serie B. Una partita sicuramente interessante con gli estensi in piena zona play-out ed a tre punti dai siciliani reduci da un pareggio interno a reti bianche contro il Como. Chissà cosa sarà in grado di dirci il campo, ma nel frattempo si potrebbe rendere meno tetra una giornata tanto uggiosa e piovosa. Come? Con delle storie d’amore. Protagonista? Joe Tacopina.

Le tante storie d’amore di Tacopina

Partendo dalla biografia del personaggio centrale in queste vicende, non si può non sottolineare come Joe Tacopina, nonostante sia nato e cresciuto a New York, abbia delle origini siciliane. Di Montelepre nello specifico, provincia di Palermo. Noto imprenditore statunitense, è entrato nel mondo del calcio prima con sue partecipazioni nel Bologna; poi nella Roma ed infine è diventato presidente del Venezia. Con i lagunari si è reso protagonista di una splendida cavalcata dalla D alla B, salvo poi lasciarsi in malo modo con la tifoseria. Diverse volte Tacopina ha predicato ma mai dimostrato realmente, un forte amore verso Palermo ed il Palermo.

“Io amo sinceramente la città, amo la gente e la squadra. Questo club, il Palermo, deve ambire ad essere il migliore”. Splendide dichiarazioni, ricche di sentimento e speranza…se non fossero state ripetute a distanza di pochi anni, ai cugini catanesi. “Il mio cuore batte sempre per il Catania, mi sono innamorato del Catania”. Tante similitudini, ma magari, senza malizia si poteva pensare a semplici coincidenze. Fino ad un’inequivocabile affermazione da quasi presidente degli etnei “Batteremo il Palermo”. È corretto sottolineare “quasi patron”, perché con i rossazzurri oltre ad un patto preliminare ed 800mila dollari versati, non ha mai avuto a che fare, preferendo la Spal.

“Mai mi era capitato di innamorarmi così in fretta di una città…” questa volta si trattava invece di Ferrara. L’eterno amore per Catania non si è poi mai materializzato, per un mancato accordo, prima del fallimento, con l’allora società proprietaria degli etnei: la SIGI. Tacopina ha dunque preferito virare sugli estensi, diventandone presidente, affermando però  qualche mese prima di acquisirla: “Dopo la vicenda Catania sono amareggiato tant’è che non ho intenzione di ripartire con il calcio”. 

Insomma tutt’oggi la questione rimane insoluta: ma Tacopina, chi ha realmente amato? Il Palermo, il Catania, la Spal? Ai posteri l’ardua sentenza.

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