Luca Vido

Luca Vido, attaccante classe 1997 eneo acquisto del Palermo, si è presentato questa mattina ai microfoni della stampa del “Renzo Barbera”. L’attaccante ex Spal ha finora trovato pochi minuti a disposizione a causa del suo ruolo di vice-Brunori. Ecco le sue dichiarazioni.

Le dichiarazioni di Vido

Sull’infortunio e sull’arrivo a Palermo

“Lunedì alla fine dell’allenamento ho sentito un po’ di affaticamento. Sia ieri che oggi sto facendo del lavoro differenziato per essere sabato a disposizione. L’arrivo a Palermo? Per alcuni è un punto di arrivo, per la sua storia. Per me è motivo di orgoglio, ma io voglio dare il massimo per la squadra a prescindere da me stesso. Farò il massimo affinché il Palermo vinca ogni partita. A me piace proprio giocare a calcio, per divertirmi e divertire i tifosi, così da segnare e fare assist”.

Sulla forza del gruppo

“Io sono arrivato qui e la cosa dalla quale sono stato colpito maggiormente è il fatto che questa squadra è un grande gruppo, con la G maiuscola. Tutti si sono preoccupati per il mio affaticamento, e questo per me significa che ci tengono, hanno iniziato a conoscermi: per me è simbolo di compattezza di squadra. E proprio questo è importante, perché in Serie B il gruppo fa più del 50%. Quindi credo che se riusciamo a consolidarlo faremo bene e ci toglieremo diverse soddisfazioni”.

Sul ruolo di centravanti

“Mi sono trovato bene con tutti, sia fuori che dentro il campo. Vedo una grande disponibilità da parte di tutti, si mettono a disposizione. Io in genere ho sempre giocato a due punte, ma giocare ad una punta centrale è quasi una novità. Ma per me il ruolo comunque rimane irrilevante, so cosa posso dare e farò in modo che il mister e tutti lo capiscano”.

L’orgoglio di stare al Palermo e i progetti futuri

“Sono stato spesso in prestito, ma Palermo è la piazza più grande dove sono stato sotto diversi aspetti. Quindi sarebbe un onore poter continuare qui. Ma siamo a settembre e dire come andranno le cose è troppo facile e difficile allo stesso tempo. Spero di convincere tutti per poter continuare a far parte di questo progetto. Perché a Manchester abbiamo capito l’importanza del progetto”.

Sulla città di Palermo e sulla competizione in squadra

“Di Palermo mi ha parlato bene Crociata, che è adesso al Sudtirol. Anche Jacopo Segre mi aveva parlato di questo ambiente prima di venire qui. Non ho ancora potuto visitare bene la città, ma quello che ho visto mi ha colpito. È uno stimolo avere competizione all’interno di una squadra. Questo mi farà sicuramente crescere e competere con diversi giocatori come Brunori, Di Mariano e anche Soleri. Sono qui per dimostrare di essere un giocatore che può far parte del Palermo e non vedo l’ora di poter giocare”.

 

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