capuano

Giovanni Capuano, giornalista sportivo, è intervenuto in esclusiva ai microfoni della nostra redazione per commentare gli ultimi sviluppi societari e calcistici del Palermo.

Le dichiarazioni di Capuano

Sul City Group e il Palermo: “Il City Group ha investito e sta investendo tanto su una rete più ampia nel calcio europeo e mondiale, non solo sul Manchester City. L’idea che si accosti al Palermo è certamente la conferma che è una piazza interessante per il calcio. Inoltre è la conferma che esistono dei margini di crescita, quindi credo che sia una buona notizia”.

Il giornalista ha poi espresso la sua opinione sulla piazza rosanero: Il Palermo deve stare in Serie A, per tutto quello che ha dietro e che rappresenta pur nelle difficoltà: anche se poi non c’è stato tantissimo nell’ultima fase della sua storia. Io penso che questa sia l’occasione giusta per fare un percorso di crescita, ma questo funziona se avviene in maniera graduale. I tifosi del Palermo devono augurarsi, più ancora che aspettarsi, che ci sia un lavoro che crei le basi per un ritorno in Serie A, e dopo un’ulteriore crescita”.

Giovanni Capuano ha anche commentato quello che potrebbe essere il futuro del Palermo: L’unica cosa da verificare, è il posto che occuperà il Palermo dentro questa galassia qualora ci fosse questo salto di qualità. Perché è chiaro che la città e la Sicilia, ad occhio rimarranno periferici rispetto a quello che è il centro di questo grande gruppo. A quel punto si aprirà un discorso diverso. Però il fatto che si venga da fuori e si investa su una realtà italiana che ha delle potenzialità e si porti anche un nuovo modo di far calcio e di essere manager, credo che sia solo un arricchimento. Questo vale per il Palermo, ma in generale anche per tutti quelli che hanno proprietà che stanno cambiando o estere”. 

Il giornalista, infine, si è soffermato anche sulle dimissioni di Silvio Baldini e del direttore Renzo Castagnini: “Non conosco bene la vicenda, l’ho seguita ma credo che quando ci sono cambiamenti a livello strategico e societario ci sono ruoli che raramente possono essere funzionali sia prima che dopo. Credo che a Palermo sia accaduto questo. Penso a quello che accadde al Milan cinese, che tornò Montella per poi pentirsi di averlo confermato. C’è poco da fare, perché c’è un cambio di management e strategie. Per chi fa sport e calcio, il campo poi è la cosa più importante. L’allenatore di prima non è scontato che sia funzionale per chi arriva ed ha delle idee nuove”.

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