Come si può recuperare qualcosa … e non dire fallimento

Palermo – Come si può recuperare qualcosa … e non dire fallimento

Questione di obiettivi e di ambizioni concrete. Di non volersi accontentare e di provare ad andare sempre più avanti. Certo se si pensa realmente che piazzarsi dal quinto al decimo posto è la stessa cosa che arrivare terzi o quarti allora diventa tutto più facile perché facendo il minimo sindacale questa squadra, possiamo dire a ragion veduta, ha sicuramente garantito l’accesso ai play-off. Se invece si vuole migliorare la classifica mettendo nel mirino un terzo o un quarto posto (che sarebbe l’ultimo dal sapore dignitoso), allora bisognerà fare qualche straordinario perché ad oggi ci sono una o due posizioni da scalare che distano 4 punti dall’Avellino e 5 dal Francavilla, attualmente terzo.

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Sulla carta tutto è possibile

Ancora, sulla carta, tutto è possibile. Anche, paradossalmente, il secondo posto del Catanzaro se oggi il Bari farà il colpaccio in trasferta. Ma questi sono sogni che in questa stagione troppe volte sono stati infranti per cui voliamo bassi. E pensiamo solo a dove e quando poter scalare qualche posizione: intanto con la gara di recupero al Barbera contro il Taranto che ridurrebbe a due i punti di svantaggio dal Francavilla.

Ovviamente, poi,  la gara di oggi che può avere un ruolo determinante nella rincorsa a migliori posizioni. E’ evidente che una sconfitta col forte Avellino porterebbe gli irpini al terzo posto con 7 punti di vantaggio sui rosanero, distanza difficilmente colmabile. Diciamo allora che oggi al Partenio il Palermo si gioca una buona fetta di speranze di poter ancora lottare per il terzo posto.

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Ecco perché, in quest’ottica, anche un pareggio contro la squadra di Gautieri non sarebbe da buttar via. Una vittoria ovviamente darebbe slancio, entusiasmo, consapevolezza ed autostima sia per il presente che per i successivi play-off. Ma pensare a tanto, col cammino deludente dei rosanero in trasferta, si avvicina ad un sogno. Insomma, per non essere troppo ottimisti, suggeriamo di puntare, per il momento, al quarto posto, il minimo sindacale per non ritenere anche questa una stagione fallimentare come quella passata, visti i propositi e le ambizioni di inizio stagione. Perché, diciamolo francamente, dal quinto posto in giù la stagione del Palermo avrebbe decisamente il sapore della delusione. Perché se i miracoli esistono, ci auguriamo, soprattutto in questi giorni drammatici, che vengano riservati a cose più serie del calcio, soprattutto quando sei responsabile ed artefice del tuo destino.

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