Schillaci: “Il Messina nel cuore e un rimpianto rosanero”
L’intervista alla vigilia del derby.
Come faccio a decidere per chi fare il tifo? Mi dispiace però non avere mai indossato la maglia rosanero.
Agnelli mi telefonava per sapere come stavo. La prima volta pensai a uno scherzo e per poco non lo presi a male parole.
Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola.
L’articolo di Salvatore Geraci che intervista l’ex attaccante della Nazionale ma anche del Messina e della Juve, Totò Schillaci. A 57 anni e con l’aiuto della moglie Barbara, continua ad utilizzare la sua immagine, ancora molto popolare, è diventato testimonial di se stesso e non si sottrae ad esperienze nel mondo dello spettacolo. Ma al Ribolla va sempre ed ora hanno anche costruito un campo da Padel. Racconta il suo poco feeling con i libri e di come si è guadagnato da vivere inseguendo un pallone. Ma la scuola è vitale, per Schillaci ed i suoi figli studiano esi specializzano all’estero.
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Col Palermo avrebbe giocato gratis, una specie di finale perfetto alla sua storia calcistica. Palermo non si scorda, si porta nel sangue e se la Juve è nel cuore, il rosanero è nel sangue. Del Palermo attuale dice di apprezzare molto Baldini ma non potrà fare miracoli. La società, con Mirri che ha tanta buona volontà, la ritiene piena di interrogativi, così come l’organico ed il Bari sembra di altra categoria. Il Messina il suo trampolino di lancio ed il rapporto speciale con Scoglio. Ma anche Zeman e Zoff fra i suoi ricordi più emozionanti. E quelle telefonate dell’avvocato Agnelli che per poco non fu mandato a quel paese.
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