Caso Denise pipitone

Una ragazza russa, incredibilmente somigliante a Piera Maggio, era andata in Tv per cercare la sua mamma. Questa ragazza si è quindi sottoposta al test del Dna; cresce adesso l’attesa e la speranza che possa essere proprio Denise Pipitone.

La trasmissione “Chi l’ha visto?” si è occupata del caso, e ha mandato in onda un messaggio della mamma che così ha commentato la situazione che sta vivendo:

“Vogliamo rimanere con i piedi per terra, cautamente speranzosi – dice mamma Piera – anche perché le segnalazioni passate ci hanno mostrato che l’illusione non porta a nulla. Vogliamo conoscere la verità e aspettiamo l’esito del Dna“.

Questa ragazza non ricorda nulla della sua famiglia, senza nome e senza identità quasi. Un nome che ha avuto in Russia, quello di Olesya Rostova, in orfanotrofio. E’ stata rapita, trovata in un campo rom in Russia, ha la stessa età della piccola Denise, di Mazara del Vallo.

Denise aveva 4 anni quando è stata rapita.

Olesya circa 5 anni quando è stata ritrovata e messa in orfanotrofio.

Nei ricordi sparsi, Olesya racconta che colei che credeva la sua mamma biologica la portava a far l’elemosina, in giro per i campi rom. Quella bimba va in orfanotrofio, cresce e rivolge quindi il suo appello: “Mammina mia – dice alla tv russa in lacrime – non ti ho mai dimenticata. Vorrei conoscerti e trovarti“.

L’appello arriva in Italia, per mezzo di un’infermiera russa. La donna confronta la foto con quella di Piera Maggio, ricordando la vicenda di Denise Pipitone e notando le somiglianze con Olesya fa il confronto.

La somiglianza devo dire è abbastanza incredibile – dice l‘avvocato Giacomo Frazzitta, è lui ad andare in tv per conto della famiglia di Denise – è chiaro che in questi 17 anni le segnalazione sono state tante e tantissime le delusioni che Piera ha avuto. Questa tuttavia è una storia che collima con quello che avveniva nel 2004-2005 con l’indagine. Mi riferisco a quella bambina ripresa dalla guardia giurata nel 2005, la somiglianza con Denise era sconvolgente“.

La mamma ha la certezza in quel momento che quella ripresa dalla guardia sia Denise, ma poi le cose hanno preso una piega diversa.

Quella bimba aveva anche un accento siciliano – dice ora l’avvocato –si sente nel video quando chiede alla donna che è con lei:  “dove mi porti?” Possibile che fosse Denise e che da Milano fosse poi finita in Russia? Noi non perdiamo la speranza. Siamo cauti. Oggi questa forte somiglianza e la storia di questa ragazza che non conosce nulla del suo passato ci fa saltare in aria. E’ chiaro che aspettiamo l’esito del Dna. Apprendiamo adesso che è stato prelevato. Pensavo di andare io in Russia altrimenti. In questo modo aspettiamo che lo spediscano in Italia. Tra l’altro quella bimba, come riferito dalla guardia giurata, aveva un piccolo segno sotto l’occhio come quello di Denise“.

Abbiamo vissuto questi anni con grande dolore – dice l’avvocato di mamma Piera – con grande rabbia, la speranza è nel colpo di fortuna. Qualcuno che inciampi su Denise Pipitone“.

E’ accaduto proprio con l’infermiera russa, e adesso solo il Dna potrà dare le risposte che la famiglia attende.

 

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