Diciamolo francamente: queste feste natalizie fanno paura. Forse anche peggio dell’estate quando si credeva di aver battuto il virus. Oggi invece sappiamo che non è così per cui la possibilità di assembramenti e contatti ravvicinati fa paura. Ed il Governo cerca di evitare che la situazione possa tornare a diventare allarmante attraverso restrizioni che se da una parte limitano la libertà personale dall’altra appaiono indispendabili per matenere la curva sotto controllo ed evitare disastri.
Il nuovo decreto del premier Conte si indirizza soprattutto su questo. Limitare i contatti interpersonali. Sono di conseguenze i rapporti sociali e gli affetti, i più danneggiati ma forse non si potrebbe fare altrimenti.
Uno dei temi di maggiore interesse è cosa sia possibile fare o non fare durante i giorni caldi del natale/capodanno. E forse qualche crepa nel decreto c’è, nel senso che potrebbe crearsi qualche spazio non previsto su cui gli italiani potrebbero inserirsi per rendere in parte meno triste trascorrere il giorno di Natale o il primo dell’anno. Non si deve pensare a stratagemmi per ingannare lo Stato, altrimenti non abbiamo capito niente. Si tratta si rendere possibili contatti sociali che quotidianamente ci sono ma che le retrizioni di Natale potrebbero compromettere: i fidanzati ed i legami su tutti.

Il tema dunque è quello degli affetti: posso incontare la mia fidanzato, il mio amore , i miei parenti stretti il giorno di Natale e poi fare ritorno a casa? Posso farlo anche se vive in altro comune?
I punti da tenere a mente per rispondere a queste domande sono tre:
-il coprifuoco
-il divieto di spostamento dal proprio comune i giorni 25, 26 e 1 gennaio
-il rientro a casa.
Ed alla luce di questi elementi pare che qualche margine sia possibile a patto che si faccia qualche sacrificio o si prolunghi la permanenza.
Rispeto al primo punto sappiamo che bisogna rientrare a casa entro le 22,00., compresi i giorni superfestivi. Niente cenoni, veglioni o feste di capodanno.
Rispetto ai divieti di uscire dal proprio comune nei giorni 25, 26 e 1 gennaio sappiamo che se abito a Palermo non posso andare a Bagheria o Carini. Posso andarci prima e dopo quei giorni.

Rispetto a fare rientro a casa sappiamo che è sempre consentito fare rientro presso la propria abitazione, ovviamente entro le 22,00. Cioè se sono fuori Palermo, posso comunque tronare a casa, entro le 22,00.
Di conseguenza, se voglio trascorrere la vigilia di Natale o il Capodanno con la mia fidanzata/o che abita fuori dal mio comune, posso andare il 24 o il 31 e:
-o torno a casa entro le 22,00
-oppure resto a dormire la e rientro il giorno dopo entro le 22,00.
Lo stesso ovviamente dicasi per affetti importanti come possono essere zii affettuosi, nonnini deliziosi o cuginetti intimi.

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