In una giornata senza pallone, si rifletteva sul prolungamento del ritiro a Petralia Sottana. Da un lato fa piacere perché consente di godersi il fresco madonita, dall’altro stimola una riflessione sul perché il Palermo deve restare in ritiro ed avrà solo una decina di giorni di ambientamento in città prima dell’inizio del campionato. Ma la cosa più importante, più che l’ambientamento e l’acclimamento con la città, è la possibilità di allenarsi e provare schemi e tattiche su un campo regolamentare.
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Perché quello di Petralia Sottana, grazioso gioiellino immerso nel verde, purtroppo è piuttosto stretto ed anche corto. Detto che da parte dell’amministrazione comunale pare ci sia il progetto e la volontà di aumentarne le dimensioni, in atto è così e non consente allenamenti tattici sopraffini. S’è capito che si resta a Petralia perché il campo di Carini, il Pasqualino Stadium, deve essere riassegnato ad una società che ne curi la gestione poiché il contratto precedente è scaduto. E ci sono tempi tecnici ed amministrativi da rispettare. Insomma, si va per le lunghe, sperando che si acceleri e si consenta a mister Boscaglia qualche allenamento su un campo regolamentare. Ma, oltre al Pasqualino, non ci sia in città o in provincia un altro campo regolamentare, anche in sintetico, come quello di Carini?
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Il campo di Santa Flavia per il Palermo
Scavando nella memoria, ecco che si ripesca il campo di Santa Flavia. Lì, anni fa, nell’era Zamparini, la Primavera del club rosanero si allenava e giocava anche le gare di campionato. Una bella struttura, dotata anche di una piccola tribuna e spogliatoi. Potrebbe essere una valida alternativa a Carini. Passando casualmente con la macchina, anche il terreno (sintetico) non sembra in cattive condizioni. Certo, rispetto a Carini è forse un po’ più scomodo da raggiungere visto che per Santa Flavia sono necessari, partendo dallo stadio Renzo Barbera, 35 minuti di macchina per coprire 28 km. Per raggiungere il Pasqualino servono invece 28 minuti per percorrere 22 km. Ovviamente, lo dice Google Maps.
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Palermo e Santa Flavia, o meglio, Rosalia. Perché al momento, ripescare questo vecchio impianto sembra un’idea molto utopistica.
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