Ascoli Castori

Un finale senza lieto fine che lascia rabbia e amarezza, in primis nei tifosi granata che si sono scagliati contro la proprietà, ritenuta colpevole della retrocessione del Trapani in serie C. Campeggia infatti uno striscione di fronte l’ingresso della società: “Petroni indegno“, patron del socio unico del club.

Colui che si è reso anche responsabile del non pagamento degli stipendi dei calciatori, e di conseguenza dei due punti di penalizzazione.

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Tuonano in questa circostanza le parole dell’allenatore Castori verso la società: “Provo tanto dispiacere, tristezza, nel vedere vanificati gli sforzi di una squadra che ha fatto un campionato strepitoso. Fa male vedersi sbattere in faccia una retrocessione per superficialità. Forse c’era poca fiducia nei nostri confronti, forse si pensava che non saremmo stati capaci di riuscire nella rimonta. I ragazzi invece sono stati esemplari. Mi dispiace molto per i ragazzi, per i dipendenti, per i tifosi, per la città che mi ha accolto in maniera meravigliosa. Non posso sottacere però il decadimento etico e morale di certi comportamenti“.

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E a voler piover sul bagnato, è arrivato anche il deferimento del club da parte della FIGC, per non aver presentato entro il 30 giugno o la situazione patrimoniale al 31 marzo.

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