Foschi

Torna a parlare Rino Foschi: uno dei dirigenti più amati dalla piazza nonché uno dei principali collaboratori di Zamparini durante la sua era da presidente: “Non meritavo questa fine. Ho ancora le ossa rotte. Dei Tuttolomondo non parlo, dico solo che li avevo sempre considerati un bluff e i fatti mi hanno dato ragione. Ho sempre cercato un’altra proprietà, più solida. Le critiche di Lucchesi? Semplicemente chiedevo delle spiegazioni su dei soldi che alla fine non arrivavano mai”.

“Sono rimasto deluso dal Palazzo del calcio. Il Palermo ha gareggiato regolarmente e ci hanno retrocesso in Serie C con gli stipendi pagati regolarmente. Non è stato corretto, se avessi avuto le spalle più larghe sarebbe andata diversamente. Ho ricevuto solo umiliazioni in tutta questa faccenda, nella mia Palermo, è stato assurdo”.

“Personalmente nella carriera ho avuto tre giocatori che hanno lasciato il segno: Baresi a Modena, Tommasi a Verona e infine Biava al Palermo, persone da cui ho imparato qualcosa. Luca Toni è probabilmente la mia operazione di mercato più bella. Ha fatto 50 gol in due anni e l’ho venduto alle mie condizioni”.

“Se tornerei a Palermo? – prosegue a Tmw -, la risposta è scontata. Dico di più, se vinco al superenalotto compro il Palermo”.

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