Vittorio Cecchi Gori è stato arrestato. E’ accusato di bancarotta fraudolenta e dovrà scontare una pena di 8 anni e 5 mesi.
L’ex patron della Fiorentina, attualmente ricoverato al Gemelli di Roma, è piantonato e sarà tradotto a giorni a Rebibbia.
Cecchi Gori, nel 2008, era già stato condannato a tre anni per il crac del club viola (pena poi condonata per indulto) ma adesso la nuova sentenza è relativa al fallimento della Safin cinematografica, la casa di produzione che amministrava. Ora la sentenza è definitiva: all’ex presidente viola si contestano diversi reti finanziari, tra cui anche la bancarotta fraudolenta. E’ una storia complessa ed i tifosi rosanero si interrogano se esistono analogie con quanto è successo al Palermo. sarà la magistratura però a chiarirlo ed avanzare ipotesi oggi appare difficile.
Dalle pagine del Corriere dello Sport, oggi in edicola, leggiamo:
E’ il finale di una storiaccia cominciata una mattina d’estate del 2001, quando un cane della squadra mobile di Roma entra abbaiando nel suo appartamento di Palazzo Borghese, supera i domestici filippini con gli occhi bassi e va diretto verso la camera da letto, cogliendo impreparati i due fidanzati, Vittorio in pigiama di seta e Valeria Marini in baby doll d’ordinanza. Concorso in riciclaggio, sottrazione indebita di denaro e bancarotta fraudolenta: queste le accuse dopo la perquisizione.
Sono già i tempi in cui quello stesso popolo viola che fino ad un attimo prima l’aveva adulato, ora lo chiama «Cecco il Grullo», poco dopo (2002) la Fiorentina fallisce ed è il punto più basso della gloriosa storia gigliata …la ripartenza dalla C2, l’onta del nome cancellato dai libri di storia e sostituito con il triste Florentia Viola.
Il nuovo millennio inizia nefasto. Il suo Impero è già barcollante, Cecchi Gori è un uomo braccato, si sente tradito da tutti, avverte aria di congiura, gli dice male anche in politica. L’uomo che si sente il «più truffato d’Italia»..
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