Questo il titolo dell’editoriale di Carlo Brandaleone, sul Giornale di Sicilia, oggi in edicola, nel suo consueto appuntamento con la rubrica “Profumo di Rosa“.
Una dedica speciale per il capitano rosanero che il 27 febbraio di 15 anni fa regalava uno dei momneti più entusiasmanti del passato rosanero: sotto un diluvio universale, sgroppata irresistibile sotto la gradinta, cross al centro e gol di Toni. Il Palermo batteva la Roma di Totti e De Rossi.
La storia in rosanero di Santana che andò in prestito al Chievo per un anno per poi tornare nel Palermo di Guidolin che non lo utilizzava sempre nel suo 4-3-2-1. Il suo era un gioco di fantasia, a volte di esagerata ricerca del numero o del dribbling. La svolta a febbraio del 2005, scrive Brandaleone, quando il Palermo cominciò a «vedere» la prima partecipazione della sua storia alla Coppa Uefa. Non aveva giocato contro la Juve nella storica partita decisa da Brienza. Ma il venti febbraio, tornato titolare, Mario Santana segnò due gol contro il Lecce di Zeman. La settimana successiva la Roma in un pomeriggio da tregenda, pioggia e vento sferzavano il «Barbera» e i suoi trentatremila….

Poi quella sgroppata, gli avversari che lo rincorrono inutilmente, il cross al centro ed il tap in di Toni…il Palermo che consolida il suo vantaggio sui giallorossi.
A fine gara Guidolin dirà di aver raggiunto la salvezza, ma da quel giorno per i fans della gradinata Mario Alberto Santana è diventato l’uomo che sa volare sull’acqua.
Ed il capitano rosanero che ieri ha rimediato la squalifica più inutile della sua carriera, sarebbe utilissimo per questo finale di stagione. La sua assenza sta pesando e chissà che nelle ultime gare…
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