Giovanni Tedesco

Giovanni Tedesco torna a parlare e lo fa ai microfoni di “Grandhotelcalciomercato.com”, analizzando la sua esperienza di allenatore con la valigia in mano e in giro per il mondo:

Un allenatore deve fare un percorso. Dopo che una carriera da giocatore non hai diritti acquisiti, serve una crescita”. 

L’ex giocatore rosanero ha trascorso ben sette anni a Malta, con ben sei formazioni diverse,ma la parentesi vissuta con gli Emirati Arabi, rimarrà unica: “Quella di Dubai era un’esperienza fantastica –  racconta Tedesco – Organizzazione e strutture erano di primo ordine”.  Ha infatti allenato l’Al Bataeh nella Prima Divisione, la seconda serie dei campionati negli Emirati. L’unico ostacolo è stato il coronavirus, ad interrompere tutto.

Quindi il ritorno a Malta, che già accolse Giovanni Tedesco nel 2014, nell’esperienza con il Floriana. A volerlo i Gaucci, una famiglia che sempre hanno arricchito la carriera di Tedesco, ma un retroscena svela lo stesso ex giocatore rosanero, una sola offerta rifiutò per quella famiglia: “Gaucci voleva portarmi a Catania, ho sempre rifiutato la proposta da palermitano”. 

Il Palermo è arrivato nella sua vita all’improvviso, quasi inaspettatamente, lo zampino è quello di Rino Foschi: “Ero al Genoa, era l’ultimo giorno di calciomercato. Mi trovavo in città a passeggiare con la mia famiglia e mi arrivò la telefonata di Rino Foschi per andare a Palermo. Un’operazione last minute indimenticabile”.

L’ESPERIENZA DA ALLENATORE CON MALTA

In questi sette anni a Malta ho allenato molte squadre forti – ammette – Il livello, secondo me, è quello della Serie C”. Ed in effetti le soddisfazioni non sono mancate per Giovanni Tedesco come la Coppa di Malta vinta nella stagione 2016-2017, ma anche dieci partite in Europa League. 

Proprio l’esperienza europea ha lasciato il segno, come la qualificazione arrivate ai danni dell‘Hajduk Spalato o il pareggio contro Stella Rossa. 

Ma il ricordo del cuore è la vittoria contro il West Ham che unisce anche ricordi del Passato: “Avevo giocato contro di loro da calciatore, con il Palermo – racconta – Ricordavo il modo di interpretare il calcio degli inglesi, mi è servito per preparare la partita. All’andata abbiamo perso al 90° minuto, poi al ritorno abbiamo vinto 1-0. Solo i rigori non ci hanno consentito di superare il turno. Porto ancora dietro la preparazione maniacale di quel match”. 

La promessa di Giovanni Tedesco è di tornare presto in Italia: “Tornare in Italia. Ho fatto un percorso di crescita, ho girato l’Europa e mi sento pronto. Mi piacerebbe avere una possibilità di giocarmi le mie carte”.

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