I rosa ne beccano 5, il pubblico applaude

Palermo Vent’anni fa – I rosa ne beccano 5, il pubblico applaude

Questi i titoli  di  Repubblica, oggi in edicola.

L’articolo di Massimo Norrito

Un applauso inaspettato dopo una pesante sconfitta: la lezione del 13 marzo 2005

Il 13 marzo 2005, il Palermo subisce una delle sconfitte più pesanti della sua storia recente, perdendo 5-1 in casa contro l’Udinese al Barbera. La partita è una delle più attese della stagione, con entrambe le squadre in lotta per un posto in Europa. L’atmosfera era tesa e carica di aspettative, ma a nulla è servito: alla fine del primo tempo, l’Udinese conduceva 3-0 grazie alla doppietta di Di Michele e al gol di Muntari. Nel secondo tempo, Di Michele firma il suo terzo gol, mentre il Palermo riesce a segnare con Mario Santana. La partita si chiude con un 5-1, grazie alla rete di Iaquinta, ma ciò che succede dopo è un momento che rimarrà impresso nella memoria di tutti.

Nonostante la pesante sconfitta, i tifosi del Palermo non abbandonano la squadra, ma anzi, accolgono i giocatori con un lunghissimo applauso. È un gesto inaspettato, un segno di affetto e di sostegno che va oltre il risultato del campo. Quando l’arbitro fischia la fine della partita, i tifosi, invece di fischiare o esprimere rabbia, iniziano a incitare la squadra, chiamandola a raccolta al centro del campo. Un applauso che accompagna i giocatori fino agli spogliatoi, segno di un legame indissolubile tra la squadra e la sua tifoseria.

Quella giornata, purtroppo segnata da un pesante passivo, diventa così un simbolo di come l’amore per la squadra possa trascendere il risultato. Anche nella sconfitta più schiacciante, Palermo ha vinto. Ha vinto il cuore dei suoi tifosi.

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