
Osti: “Chiamata del Palermo inaspettata. Obiettivo? I playoff”
Carlo Osti, direttore sportivo del Palermo, si è raccontato in una lunga intervista rilasciata a Il Secolo XIX. Osti si è concentrato sull’attuale stagione che stanno disputando i suoi non dimenticando però, il lungo passato con la Sampdoria. Sabato la sfida tra le due compagini. Ecco di seguito il suo commento.
Palermo: le parole di Osti
Osti e i ricordi sula Sampdoria: “Una marea di ricordi mi legano alla Samp e al Ferraris, ma poi al fischio di inizio la tensione della partita prenderà il sopravvento. La chiamata del Palermo è stata inaspettata. E ne sono stato felicissimo. Mi ha dato la possibilità di riprendere a lavorare dopo un anno e mezzo, in un club prestigioso come quello rosanero…Avevo tanta voglia di rimettermi in gioco. La prima telefonata l’ho ricevuta il 31 dicembre dall’ad Giovanni Gardini, con lui avevo già lavorato a Treviso 25 anni fa. “Se dovesse cambiare qualcosa a livello di direzione sportiva, ci verresti?”. La mia risposta, “Quando mi devo presentare?”.
I momenti più belli per Osti in Liguria: “Edoardo Garrone, un galantuomo. Che ringrazierò sempre per avermi portato alla Samp. Con lui avevo instaurato un bel rapporto. Sono stati 10 anni e mezzo lunghissimi e intensi, i primi 8 anni e mezzo bellissimi, gli ultimi due da cancellare, per una serie di motivi. Sotto il profilo sportivo porterò sempre con me i derby vinti, che sono stati tanti in quel periodo. La Stracittadina di Genova, per l’atmosfera che la contraddistingue è unica nel panorama calcistico italiano”.
La sfida di sabato e le due città a confronto
I centri sportivi di Samp e Palermo: “Mi dispiace, sinceramente, non essere mai entrato nei nuovi spogliatoi di Bogliasco. Però i lavori me li sono vissuti tutti…sono contento che ora la Samp abbia il nuovo centro sportivo, nel calcio di oggi è un aspetto. primario. Quello del Palermo è fantastico, è stato costruito in soli 16 mesi”. La partita di sabato secondo Osti: “Innanzitutto, bella. La Samp vale più di 30 punti. Semplici gli ha dato una quadra, a Bari meritava di vincere. È in crescita, come il mio Palermo. Penso che sarà decisa dagli episodi, come sempre nel calcio. Poi ripeto, oggi il nostro obiettivo dichiarato sono i playoff”.
Il commento di Osti sulle due città: “Splendide città di mare, dai centri storici meravigliosi. Genova ha una bellezza molto austera, basterebbe visitare i Palazzi dei Rolli, patrimonio mondiale Unesco. Paolo Conte, un genio della musica, ha scritto “Genova per noi”, l’essenza della genovesità. Conte ha saputo esprimere in quella canzone il senso di meraviglia che ha un provinciale, come lui e come me, quando visita la città, ricca di bellezze e di complessità. Quella canzone è il mio abito, tocca tutti gli aspetti della città, macaia inclusa. Palermo è una perfetta fusione storica tra le culture che si sono succedute lasciando un’impronta indelebile: arabi, normanni, borboni, spagnoli. Il centro storico è un museo a cielo aperto, la sua gente ti conquista con il calore e la passione. Mi piace viverla la sera, a piedi, ormai la conosco bene e vado a colpo sicuro, Villa Giulia, l’orto botanico… tralasciando gli aspetti enogastronomici. Sotto quel profilo con Genova è una partita combattuta come quella calcistica che ci aspetta sabato”.
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