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Palermo, la bilancia del giorno dopo

Palermo la bilancia

 

Palermo, la bilancia del giorno dopo

Il Palermo vede i fantasmi di Parma, prendendo due gol nel recupero, e rimedia un pari a Spezia che lascia
l’amaro in bocca per la vittoria sfuggita al minuto novantacinque.

Palermo: il racconto della partita

Complici le numerose diffide, soprattutto nel pacchetto arretrato, Dionisi sposta Magnani in mezzo, con Baniya e lo spezzino Ceccaroni ai lati, a protezione dell’esordiente Audero, lasciando l’ex Nikolaou in panchina. A centrocampo si rivede Blin dal primo minuto, supportato da Segre e Ranocchia, con Diakite e Lund sulle fasce. In avanti è Le Douaron a lasciare lo spazio a Pohjanpalo per fare coppia con Brunori. Lo Spezia, terzo in classifica e ancora imbattuto in casa si presenta col classico 3-5-2 dove spiccano gli ex Mateju ed Elia, Salvatore Esposito in cabina di regia, con il fratello Francesco Pio in attacco a fianco del neo arrivato Lapadula.
Dopo 28 secondi cambia già l’inerzia della partita grazie all’invenzione di Ranocchia. Il numero 10 rosa prende palla sulla trequarti, salta due avversari e scaglia un sinistro potente e preciso sotto il sette. La reazione dei padroni di casa non si fa attendere e già al sesto minuto Pio Esposito colpisce la traversa su azione da calcio d’angolo. La partita è tesa e nervosa, con l’arbitro Ghersini che ha il suo bel da fare per tenerla in pugno. Il Palermo non riesce ad uscire dalla metà campo e lo Spezia trova il pari intorno alla mezz’ora con l’ex Mateju che risolve una mischia, nata sempre da un calcio d’angolo. Ghersini prima convalida, poi, richiamato al Var annulla il gol per un evidente fallo dello stesso Mateju su Audero.

La ripresa e la beffa

Nella ripresa il Palermo alza il proprio baricentro, ma senza riuscire ad impensierire la retroguardia spezzina. Di contro Blin e Magnani fanno buona guardia dietro, lasciando Audero pressocché inoperoso. Lo Spezia cerca di recuperare la gara più con forza e motivazioni che cercando un gioco ragionato in campo. Al minuto settantatré Le Douaron, entrato da pochi minuti al posto di un isolato ed estraneo Pohjanpalo, induce in errore la retroguardia di casa, con Mateju che perde palla al limite della propria area di rigore in favore di Segre. Il tiro della mezzala rosa è respinto centralmente dal portiere Chichizola che non può far nulla sulla conclusione di Brunori, il più lesto ad andare sul pallone vagante in area.
Lo Spezia accusa il colpo e sembra uscire dalla partita, con il Palermo che riesce a tenere palla lontano dalla propria area. Quando tutto sembra ormai deciso arriva il gol di Francesco Pio Esposito, bravo ad anticipare di testa Nikolaou (entrato pochi minuti prima per Baniya), su un cross dalla destra di Kouda. È il minuto novantatré e la partita si riaccende di colpo, con il Palermo che pensava ormai di avere i tre punti in tasca. Il calcio d’angolo finale al minuto novantacinque trova l’ex Aurelio, tutto solo sul secondo palo, raccogliere la spizzata di Colak e siglare il gol di un pareggio meritato per quanto visto in campo.

Pro

Il lampo di Ranocchia. Tunnel su Salvatore Esposito, dribbling su un altro avversario, palla dal destro al sinistro e tiro a giro sul secondo palo. Dopo meno di trenta secondi vediamo il gesto tecnico migliore dell’incontro. Peccato che non basterà per portare a casa i tre punti. Il ritorno di Blin in campo. Il francese non può avere il ritmo partita, e si vede, ma la sua presenza in mezzo al campo si avverte. Soprattutto oggi che c’è da dar battaglia davanti la difesa. La prestazione di Magnani. Il difensore usa fisico e senso della posizione per fronteggiare i numerosi assalti spezzini verso l’area. Non è forse un caso che Pio Esposito trova l’occasione migliore quando il centrale
emiliano rivolge altrove le sue attenzioni. La continuità sotto porta di Brunori. In una partita difficile per gli attaccanti del Palermo, il capitano concretizza l’unica palla gol dell’incontro, trovando il terzo gol nelle ultime cinque gare.

Contro

​Gli esterni sempre in affanno. Diakite e Lund sono protagonisti di una prestazione sottotono, sia in fase di copertura che di spinta in avanti. Anche Pierozzi, entrato al posto dello statunitense ammonito, è un po’ leggero in occasione del primo gol dello Spezia. La disattenzione di Diakite, che si perde l’inserimento dei Aurelio in occasione del gol del pari è la ciliegina su una torta indigesta. Non è semplice entrare a gara in corso, soprattutto quando si tratta di un difensore, e Pio Esposito fa un gran gol con una girata di testa sul secondo palo. Il cross di Kouda è ben fatto, ma da un difensore fresco ed esperto ci saremmo aspettati una marcatura più incisiva. L’accoppiata Pohjanpalo Brunori è nuova e si vede. Non ci sono intese sui movimenti e la squadra sopperisce con difficoltà al doppio centravanti, soprattutto in fase di non possesso.

Spezia-Palermo: la bilancia

Come lo scorso anno al Tardini, il Palermo va avanti con una prodezza, soffre per tutto l’incontro, trova il raddoppio ma si fa rimontare con due gol in pieno recupero. Strappare un pari al Picco non sarebbe stato da buttar via, a maggior ragione dopo una prestazione non esaltante. Ma quando sei avanti di due reti fino al minuto novantadue, la preoccupazione, oltra al rammarico per i punti persi, è un ulteriore, l’ennesimo, contraccolpo a livello mentale.

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