Serie B, le proposte di Gravina che penalizzano la cadetteria –
Si è parlato poco, troppo poco, dell’assemblea disputatasi in settimana con tutte i 20 club di Serie A e il presidente della FIGC, Gabriele Gravina. L’obiettivo? Quello di aumentare i ricavi in un campionato che ogni anno aumenta (in maniera negativa) il gap con gli altri top campionati europei. Ecco dunque che proprio Gravina ha proposto una riforma che va a toccare tutti e tre i campionati professionistici in Italia: la Serie A, la Serie B e la Serie C.
Serie B, Gravina diminuisce le retrocessione dalla A?
Era la stagione 2003/04, quella della promozione in A del Palermo di Toni e Zamparini. Quella fu l’ultima stagione con il campionato a 18 squadre, passando successivamente ( e fin qui in maniera definitiva) al torneo a 20 squadre. Questa formula, oggi, non è più così scontata. Gravina ha infatti proposto un ritorno al vecchio sistema, passando da 20 a 18 squadre partecipanti non solo in A, ma anche in B.
Una riforma a cui l’assemblea della Serie B si è espressa in maniera contraria, come alla possibilità di rinunciare al diritto di veto sulle decisioni delle federazioni. Gravina si è espresso così riguardo ai club di B: “Il loro parere per noi è fondamentale, avremo nuovi confronti per provare ad arrivare presto a un documento strategico condiviso”.
Sul web alcuni tifosi si sono già detti contrari alle possibili riforme proposte da Gravina. Un’ipotesi che andrebbe a penalizzare i club di Serie B? Basti pensare ad un ennesima proposta, quella di seguire il format tedesco sulla terza retrocessa dalla A. Quale è? Quello di uno spareggio contro la terza di B per decidere chi resta (o approda) in A, e chi invece è “condannato” alla cadetteria. Tante sono le possibili riforme, poche, ad oggi, le risposte date.
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