C’è il Cosenza, il Palermo punta al poker
Al Barbera i rosanero provano a dare continuità ai successi con Reggiana, FeralpiSalò e Ascoli. Brunori a caccia del primo gol stagionale
Partita trappola contro una squadra che non va sottovalutata. Corini non fa turn over, ma può cambiare qualche pedina in vista della trasferta ravvicinata in casa del Venezia.
I dubbi del tecnico – Lund potrebbe scalzare Aurelio a sinistra. In regia è ballottaggio fra Gomes e Stulac
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
L’articolo di Carlo Brandaleone sottolinea come dopo il doppio confronto con il Cosenza stasera e il Venezia martedì forse si potrà capire dove può arrivare il Palermo; e questa sera si può capire se i rosanero sono in grado di gestire le proprie risorse tecniche e mentali contro un avversario che sulla carta appare abbordabile. A Venezia martedì si capirà se la qualità del Palermo è in grado di resistere all’impatto con un Venezia ritenuta altra squadra in lotta per la promozione. Insomma gare diverse per capire il valore di questi dieci punti che considerando la gara in meno teoricamente pongono il Palermo alla guida della classifica.
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Quattro giorni anche per dare un segnale forte al campionato a cominciare da questa sera contro un Cosenza che ha cambiato molto rispetto alla squadra che lo scorso anno si salvò ai playout: in panchina c’è Caserta che adotta un 4-3-3 e che punta sulla rapidità dei suoi attaccanti come Tutino, Marras Canotto, Forte e Florenzi. E’ riuscito a pareggiare a Venezia e fermato il SudTirol, dunque sarebbe un errore ritenere la partita semplice e approcciarla in maniera sbagliata. Al Palermo il compito di attaccare senza scoprirsi; non sono attese grandi novità in formazione ma la sensazione è che Corini cambierà qualcosa. Un po’ per dare spazio a tutti e poi perché fra quattro giorni si tornerà in campo. Dunque il tecnico può sfruttare l’organico ampio e competitivo.
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Il dubbio principale resta quello tra Stulac e Gomes, dualismo che si riproporrà per tutta la stagione. Stesso discorso a sinistra con Aurelio e Lund che si contendono una maglia con le stesse possibilità. In avanti non dovrebbe cambiare nulla e in mezzo al campo Segre ed Henderson sono favoriti sebbene Coulibaly nei pochi minuti di Ascoli ha impressionato per forza fisica e presenza in campo. La manovra però deve migliorare perché l’organico lo consente; è vero che in prospettiva promozione l’unica cosa che conta è il risultato ma guardando a ritroso le quattro partite del Palermo è evidente che si può fare di più nella costruzione del gioco, nella circolazione della palla e nello sviluppo della fase offensiva. Finora i rosa hanno sfruttato molto le individualità e le palle inattive, il bilancio è decisamente positivo ma se si vuole andare davvero lontano bisogna anche migliorare nella qualità della prestazione.
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