Eugenio Corini, allenatore del Palermo, è intervenuto ai microfoni della sala stampa dello stadio Renzo Barbera per parlare del prossimo impegno stagionale contro il Cagliari di Ranieri. Il match, valevole per la 37a giornata del campionato di Serie B, andrà in scena il 13 maggio, alle ore 14:00. Ecco di seguito le sue dichiarazioni.
Le parole di Corini
La conferenza continua con una domanda al tecnico del Palermo riguardante le palle inattive, tallone d’Achille della squadra rosanero: “La palla inattiva è qualcosa di molto particolare” dice Corini. “È un lavoro continuo che stiamo facendo. Il Cagliari è terzo nella graduatoria di palle inattive come gol segnati, sono molto forti. Dobbiamo trovare le contromisure giuste”.
La partita contro il Cagliari rappresenta, oltre che un importante snodo per la stagione, anche un motivo d’orgoglio, vedendo la situazione delle squadre anche solo 12 mesi fa: “Il fatto che il Palermo si possa paragonare al Cagliari è un grande motivo d’orgoglio, loro vengono da un campionato di A e dovevano ammazzare questo campionato. Nonostante un inizio altalenante, hanno fatto un ottimo calcio anche con Liverani. Hanno preso un allenatore straordinario come Ranieri che sa come pressare la squadra avversaria. Sanno palleggiare, costruire e noi abbiamo lavorato su questo. Anche per me è un bellissimo test”.
Squalificato Brunori, il grande dedalo da risolvere per Corini è legato alla scelta dei titolari in zona d’attacco, tra Tutino, Soleri e Vido: “I tre attaccanti mi hanno fatto pensare tanto, stanno molto bene. Valuterò con attenzione. Mi riservo qualche ora e ho già deciso, vedrete domani cosa ho scelto“. In ottica play-off, le ambizioni sono chiare: “Noi ci abbiamo sempre creduto. Creare entusiasmo è fondamentale e in una piazza come Palermo ancora di più. Possiamo essere protagonisti, ci siamo presi questa responsabilità e faremo di tutto. Rispetto alla Reggina, dobbiamo essere contenti di avere una società solida e siamo contenti di poter determinare il nostro futuro”. Non è mancato quindi un breve smacco alla squadra di Inzaghi, coinvolta in diversi caos societari.
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