Angoli e punizioni, che guai per il Palermo
Marcature soft ed errori di piazzamento hanno regalato chance importanti agli avversari che spesso ne hanno approfittato.
Troppa sofferenza sulle situazioni da palle inattiva, a confermarlo è stato lo stesso Corini. Sono otto i gol già presi, ma in conto vanno anche messe tutte le occasioni concesse.
Meccanismi da oliare – Il tecnico sta lavorando sulla difesa, ma a Como gli interpreti non dovrebbero cambiare.
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
L’articolo di Alessandro Arena sottolinea come la difesa finora non sempre ha fatto il suo dovere ed è stata salvata da interventi miracolosi del portiere; tutto questo soprattutto nelle occasioni su palla inattiva che stanno diventando un problema per la squadra. Pigliacelli ha messo una toppa con la Ternana tre volte, due col Cosenza e nel primo tempo col Benevento e dove non è arrivato lui è stato necessario l’errore degli avversari ma è evidente che su palla attiva bisogna correre al più presto ai ripari.
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Su calci d’angolo o punizioni laterali spesso agli avversari hanno messo i brividi ai rosanero e nell’ultimo periodo questa difficoltà è emersa maggiormente ma in tutta la stagione il Palermo ha avuto problemi a gestire situazioni di questo tipo sia con la difesa a tre che con quella a 4. I gol subiti su palla inattiva sono il 19% del totale ma senza gli interventi di Pigliacelli la percentuale sarebbe ben più alta. La soluzione probabilmente non sarà cambiare gli uomini in difesa quanto piuttosto intensificare la marcatura e aspettare che Marconi ritrovi la forma migliore.
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L’ago della bilancia è ovviamente Nedelcearu che con la sua stazza fisica è chiamato ad intervenire di testa più volte e farlo anche in base offensiva dal momento che ancora è rimasto a bocca asciutta nelle situazioni su palla inattiva a favore. In difesa scalpitano Graves e Bettella in attesa di una chance; e proprio Bettella, regolarmente impiegato nel girone di andata, ultimamente sembra sparito dai radar anche per qualche infortunio. La sua fragilità fisica e le prestazioni non costanti rendono sempre meno probabile il suo riscatto dal Monza, fissato intorno ai 4 milioni.
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