Vittoria Palermo – Oltre ogni ragionevole dubbio
Visto che sembra un processo, utilizziamo un linguaggio da tribunale. Chiariamo subito: la vittoria del Palermo non fa una piega. O come si direbbe in giurisprudenza, è meritata ogni oltre ragionevole dubbio. Questo per dire che i rosanero non hanno rubato nulla e se c’era una squadra che doveva vincere anche per numero di occasioni fallite, questa era il Palermo. Solo per onestà di cronaca e di valore del dato. Certo la Reggina, gran bella squadra, ha tenuto di più il pallone ed ha giocato a viso aperto, però, a nostra memoria, non è che Pigliacelli abbia passato il pomeriggio più complicato della stagione, tutt’altro.
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Però, a discapito di un buon fraseggio, di un buon palleggio e di individualità importanti (Crisetig su tutti), la squadra di Inzaghi ha avuto difficoltà a finalizzare, ha sbagliato l’ultimo passaggio e la grande quantità di palloni giostrati alla fine sono rimasti sterili e fini a se stessi, per non parlare del gol o meglio dell’autogol, degno di una divertente partita di carambola. Rocambolesco.
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Eppure, praticamente da subito, è iniziata una sgradevole e fastidiosa caccia all’arbitro, reo di aver sfavorito i calabresi. Il calcio è un teatrino di proporzioni gigantesche, dove ognuno, più o meno legittimamente, recita la sua parte per cui non ci stupiamo assolutamente di nulla. E fino a quando le lamentele vengono dagli attori del circo ci può stare; ma se ad alzare la voce oltre il lecito ed il professionalmente comprensibile è gente che dovrebbe provare a mantenere un adeguato distacco, allora non ci siamo.
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Sembrerebbe in tal modo che il Palermo avesse assistito alla partita senza fare nulla. E le due occasioni (contropiede 3 contro uno o il gol divorato da Di Mariano), i gol fatti ed il rigore malamente sbagliato dicono tutt’altro. Sull’operato dell’arbitro siamo tutti concordi. Il sig. Minelli ha fatto male, malissimo: per esempio Majer andava espulso dopo il 3°-4° fallo commesso nel primo tempo, con un cartellino giallo già sul groppone. O no? O vediamo solo quello che conviene?
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